lunedì 25 luglio 2011

24-7-2011 DOLOMITES SKYRACE…

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GARE CHE VANNO VISSUTE …
Certe gare sono dure da spiegare raccontare e fare capire a chi non le ha fatte...
Certe emozioni, in luoghi leggendari, vanno provate sulla propria pelle,
raccontarle o leggerle non gli rendono giustizia…viverle e un’altra cosa.
Ultimamente ne ho fatte due fantastiche, una LAVAREDO ULTRATRAIL,
l’altra e stata domenica 24 luglio la DOLOMITES SKYRACE…
Proverò a dire due parole sulla seconda, visto che la prima avrebbe bisogno di 10 pagine per poterla descrivere.
Dopo la durissima Lavaredo, dove ho dovuto correre per 8ore e 16 minuti per tagliare il traguardo,
volevo riposarmi un po’, invece 8 giorni prima della gara mi suona il cellulare… drinnn “pronto”…
Ciao sono Gaetano, vieni domenica prossima a una gara… a quale gara… alla dolomites skyrace…
“faccio un po’ mente locale “ poi gli rispondo… ma sei pazzo, ma hai presente che è una gara massacrante…
Si ho visto il dislivello…ma hai visto che non puoi farla con calma, ma ci sono dei cancelli orari da passare, e devi dare il 100% per riuscirci…no non li avevo visti ! accipicchia e dura ma se si è iscritto anche Ettore, la facciamo anche noi…ok va bene andiamo, ma sarà durissima.
Quest’anno sarà anche campionato del mondo di skyrace, perciò venerdì sera ci armiamo di tanta buona volontà, e un po’ d’incoscienza, e partiamo verso le dolomiti.
Dormiamo in zona, vogliamo essere sicuri di non essere stanchi già alla partenza, le energie vanno risparmiate per la
gara, che nel percorso originale, parte da Canazei 1.450 metri, per poi arrivare sul mitico Piz Boè a 3.152 metri,
e questi 1.750 di dislivello devi farli in soli 10 km per poi in 12 tornare giù, con salite che toccano anche punte del 40%, e due discese sui ghiaioni, che vengono giù con pendenze attorno all’80%...! aiutooo,
Purtroppo il tempo non aiuta gli organizzatori, al sabato piove, e il pericolo è che in cima durante la notte nevichi, e viste le temperature basse metterebbero a rischio l’incolumità dei concorrenti…soprattutto nelle discese ripidissime nei ghiaioni che diventerebbero delle autentiche autostrade di ghiaccio, che potrebbero farti precipitare per centinaia di metri.
Domenica mattina, il peggio è avvenuto, in cima 20 cm di neve vento forte e -5/6 gradi…
A questo punto l’organizzazione, visto che ci sono concorrenti che provengono da tutti i continenti, per via del campionato del mondo, fa un miracolo… ritardano la partenza di 1he 10 minuti, e nello stesso tempo riescono a cambiare percorso e mandare delle staffette a segnalarlo e porre centinaia di volontari, nei punti più pericolosi.
Il megafono ci avvisa percorso cambiato… l’unica cosa che ho capito e che si salirà ugualmente fino al passo Pordoi, e che i km dovrebbero essere solo 17 …poi !!! ok lo imparerò man mano… si parte, in bocca al lupo ai compagni Gaetano ed Ettore, si corre…
Le salite dure mi costringono a portare con me i bastoncini, per salvaguardare la mia schiena, ma subito li tengo chiusi perché il dislivello sulla carta segnava che l’inizio era non cosi duro…!!!! Non era duro…
Subito dopo un km, ho dovuto aprirli e cominciare a camminare, una salitona da pista nera da sci al contrario… ma se questa è quella facile ! come farò ad arrivare al primo cancello orario che va passato entro 1ora e 25 minuti ?
allora testa bassa e via a spingere di piedi di spalle e con le mani sui bastoncini.
Già ai 3 km ecco la seconda sorpresa, comincia a nevicare, per molti sarà un fastidio, ma a me è sempre piaciuto correre sotto la neve, da un’atmosfera da fiaba, un’atmosfera di pace, un’atmosfera… natalizia.
Questa montagna sembrava un abete gigantesco, dove tutti noi podisti sparpagliati su questi sentieri sembravamo tante decorazioni colorate, e il primo in cima faceva da stella cometa da inseguire solo con lo sguardo perché troppo veloce perché sia un terrestre.
Si sale si sale…e la neve fa sempre tutto più bianco, e i km sembrano lunghi sempre il doppio, e intanto il tempo passa e il Pordoi è sempre troppo lontano, per fortuna le nuvole sono un po’ più in alto e ci permettono di guardarci intorno e farci gustare le bellezze di questi luoghi, paesaggi e sensazioni, che solo calcando questi sentieri respiri.
Vedo il passo, mentre la neve cade ancora intensamente, ci sono 1ora e 18… ok ora si va giù…accelero sempre più ma la pioggia e la neve hanno trasformato il sottobosco per alcuni km in autentiche piste da bob di fango, dove vedo un po’ tutti assaggiare il terreno con il loro fondoschiena…
Mi diverto da matti soprattutto a sorpassare a destra sinistra (per par condicio) finchè anch’io, per evitare un concorrente che si era in pratica fermato … ho messo giù il mio di fondoschiena (c’è sempre una prima volta).
Raggiungo una ragazza che si trova in difficoltà in queste discese e mi chiede se gli presto i bastoncini, e siccome in discesa non li uso… la accontento volentieri, poi la saluto e vado….
Purtroppo non ho fatto il conto con il cambiamento di percorso, più avanti, dopo un ristoro, ci rispediscono su di nuovo,
verso il passo Sella, e subito la salita si fa sentire, e la mia schiena comincia a sentire la mancanza dei bastoncini che un po’ la proteggevano. La speranza è quella che duri poco, ma non sarà cosi, va sempre più su… ma anche qui lo spettacolo della natura ti fa percepire la fatica un po’ meno, lo spettacolo che ti circonda ti ripaga di tutte le tue gocce di sudore, che appena toccano terra, sicuramente, si ghiacceranno, visto che continuiamo a correre intorno allo zero termico. Anche il passo Sella lo abbiamo raggiunto e siccome io purtroppo in salita non vado, mi raggiunge la ragazza dei bastoncini…che in salita invece se la cava benissimo… due chiacchiere, e visto che ormai si torna giù, gli lascio ancora i bastoncini e mi ringrazia di nuovo.
A questo punto si scende, la mia schiena, le mie gambe sono a pezzi guardo l’orologio e vedo che abbiamo già percorso 17 km ! ma come, non dovevano essere 17 in totale, ok si vede che la discesa è corta, e comincio a scendere, mi ci vogliono circa 2 km per fare riposare e ingranare le gambe, ma poi via a tutta… ma non finisce mai questa discesa accelero sempre più e i sorpassi si susseguono in continuo, e più sorpasso più mi gaso e vado…
Ormai vedo il paese e in fondo altri 2 concorrenti e accelero ancora, li voglio prendere, ultime curve, ripresi superati, curva controcurva tanta gente dietro le transenne, lo striscione, il traguardo mani al cielo è fatta… ultimo km 3,28 di media… finendo il tutto i 23,500 km non 17, in 3h,00,52 con 27 sorpassi negli ultimi 4 km bravo Maurizio…e gli amici… scopro che dopo un po’ di tiramolla sono arrivati assieme in 2h49,49 bravi ragazzi…
Bellissima esperienza, ma il prossimo anno va per forza ripetuta, voglio fare il percorso originale per dire io l’ho fatta tutta fino in cima, che deve essere veramente micidiale e stupenda, nello stesso tempo, naturalmente sperando che il prossimo anno il meteo sia più clemente.
Devo essere sincero… non ho mai visto un’organizzazione cosi efficiente precisa e competente…
Tutto è andato al meglio in tutti i campi…iscrizioni, ritiri pettorali, pacco gara, informazioni continue sul tempo e brifing esauriente in tutti i campi …percorso meteo ristori alimentazione, e tantissimi volontari in tutti i punti cruciali e no.
E un bel 10 a come sono riusciti in poche ore a mettere in piedi un nuovo percorso alternativo perfetto duro sempre segnalato nei minimi particolari, da rendere impossibile sbagliarsi.
E per finire dopo una bella doccia calda infinita… un pasta parti da leccarsi i baffi,
Come prima pasta cotta al punto giusto e buona, secondo pane e scelta tra braciola e salciccia, un buonissimo dolce locale ripieno di marmellata o cioccolata e il bere che più ti aggradava.
Grazie …il prossimo anno sarò ancora con voi, ho un conto aperto con il Piz Boè …deve essere mio.

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