domenica 14 luglio 2013

ALLENAMENTO CON LA MUSICA DEL SILENZIO




Spesso pensiamo a questa ,a quella gara per correre assieme a tanti altri concorrenti, come occasione per correre sulle colline, camminare sui sentieri, calpestare prati o per gustarsi la montagna.
Martedì  scorso ho fatto un allenamento in solitaria che mi ha fatto riscoprire che non sempre essere in tanti è più divertente.
Partito da 900 metri  dal paese di Pellizzano  (Val di Sole) per un allenamento in solitaria che mi porterà  fino in val  Baselga, una piccola valletta ai più sconosciuta che si trova a 2010 metri.  Mi infilo sul “ sentiero degli gnomi” che ho percorso tante altre volte,scelto anche dai villeggianti con zaino in spalla , che  ci porterà  fino ai 1280 metri  del lago dei Caprioli. Il sentiero è abbastanza corribile ma anche tosto, tutto immerso nel bosco di abeti e larici, fa si che arrivo al lago senza accorgermene e senza troppa fatica, ma mentre tutti i villeggianti qui si fermano, sarà proprio da qui che inizia la vera splendida giornata, una volta aggirato il lago mi lancio per sentieri mai percorsi da me finora buttandomi in una nuova avventura.
Dopo pochi km di sentiero facile come tanti altri, eccomi a un bivio che già subito dal primo metro mi fa capire che la musica cambierà, un sentiero stretto, sassoso, umido, pieno di buche, cespugli, rami e ripidissimo che mi accompagna metro dopo metro senza mai darmi un attimo di tregua, ma sarà proprio in questo tratto con una pendenza del 25% che scopro la bellezza del percorrere questi sentieri in solitudine assoluta.
Guardo il terreno e non vedo ne’ impronte ne’ rami rotti ne’ foglie calpestate,  il sentiero lo si intravede appena, e mi viene quasi da pensare che l’ultimo uomo che aveva messo piede su quel tratto di bosco sia   colui che ha fatto i segni bianchi e rossi del sentiero CAI che sto seguendo.
Il silenzio è assoluto,  rotto solo dal suono dell’acqua dei ruscelli, e niente altro se non il mio respiro ,di cui  mai come oggi sento il ritmo mentre entra e esce dai polmoni;  tutto intorno un mondo di centinaia di sfumature verdi, alberi alti, meravigliosi,  che guardano il passaggio di questo strano piccolo bipede, fino ad arrivare in un tratto dove il sentiero è avvolto sia a destra che a sinistra da una marea di cespugli di rododendri  fioriti nel pieno del loro splendore, e per quasi un km mi è sembrato di arrampicarmi sul velo roseo di una sposa, una sensazione bellissima che mi ha accompagnato fino in cima. Senza volerlo eccomi arrivato, all’improvviso esco dal bosco e mi ritrovo su un masso gigantesco e sotto di me la val Baselga … piccola splendida meravigliosa, un piccolo smeraldo circondato da alti pareti  rocciose marroni e rosse, e il bianco della neve rimasta in attesa di un  raggio di sole che la trasformi in nuova linfa del ruscello che attraversa le piccola valletta.
All’ improvviso mi rendo conto di essere circondato dal suono meraviglioso del nulla, il silenzio più assoluto, non avverto nemmeno un po’ di fiatone, né sete, né nostalgia  dei rumori della cosi detta civiltà lasciata più di mille metri più in basso, il miracolo della serenità.

Un ultimo sguardo, una foto fatta con gli occhi che rimarrà sempre  nella mia mente, e mentre rifaccio il percorso a ritroso che mi riporterà al punto di partenza,i  miei pensieri e  sguardi sono sempre rivolti alla bellezza di quei luoghi, alla serenità che ti danno, alla sensazione meravigliosa di farne parte anche se solo per poche ore minuti attimi, poi all’improvviso ecco il silenzio rotto dal vociare ,da motori, dalla routine che sempre più chiassosa si avvicina … segno che questo allenamento in solitaria è finito, l’unica consolazione è sapere che abbiamo un registratore chiamato ricordi, e quelli sono ancora li.