martedì 27 dicembre 2011

SANTO STEFANO - TRASFERTA IN TOSCANA ECOMEZZA PIENZA 26/12/2011










Trasferta in terra toscana con altri sette modenesi, sperando che anche loro commentino la loro esperienza… compreso il professor Marri, sperando perdoni il mio non perfetto italiano.
Secondo anno consecutivo, nel 2010 e stata bella, quest’anno bellissimo.
Sapevo già che avrei fatto molta fatica, poiché nelle ultime due settimane, ho dovuto fare una sosta forzata dagli allenamenti, colpa trasferta lavorativa in svizzera.
Partito più piano del 2010 per sicurezza, ma non e bastato... a meta percorso le gambe hanno preteso di ridurre il ritmo e ho dovuto ubbidire. Questo però non mi ha impedito di gustarmi un percorso meraviglioso tutto sterrato, un su e giù per le colline della val D’Orcia con paesaggi incantevoli, e tanti colori come la tavolozza del pittore subito dopo aver dipinto un quadro, il tutto illuminato da un sole splendente e caldo, rinfrescato nella seconda parte da un venticello freschino, ma mai freddo.
Al traguardo ad attenderci un bellissimo fuocherello che ardeva già dalla sera prima, e un ristoro dove non mancava nulla, compreso vin santo e frutta varia.
Questo non e nulla, in confronto alla cordialità gentilezza senso di amicizia e di famiglia, che ti fanno assaporare gli organizzatori sempre presenti e disponibili in testa il GRANDE STEFANO GRIGIOTTI, in pratica una competitiva tra amici.

in più quest'anno ... alle premiazioni una gradita sorpresa …
prima delle premiazioni dei vari campioni e vincitori,
Sono stato chiamato a sorpresa sulla gradinata e premiato (grande zampino di Denise Quittieri) con una targa personalizzata...
Per premiare la mia disponibilità a dare sempre una mano e aiutare gli amici, e quelli che sono in difficoltà ...
GRAZIE DÌ CUORE.................. A BUON RENDERE

CENCI MAURIZIO

lunedì 14 novembre 2011

13-11-2011 - Tre Ville Castello percorso bello ma.......




La parte del percorso attraverso i parchi è veramente bella, anzi bellissima,
compreso i continui cambiamenti di dislivello e continui rompi gambe, tanti su e giù senza soste,
la pianura !!! zero.
A parte questo, considerando che sono 40 anni che la organizzano, mi sarei aspettato molta più organizzazione.
gara con chip, però alla partenza nessun rilevatrice, né punzonatura,
il momento in cui hanno dato il via c'erano tantissimi podisti sparsi davanti lungo tutto il viale per centinaia di metri, e non in fila dietro la partenza, e poi già nel primo giro, dopo 4 km ho superato alcune persone che era praticamente impossibile mi fossero state davanti a quel punto...
(questi la partenza non l'hanno proprio vista)
Primo km e mezzo su strade strette, e a ogni curva ci trovavamo davanti macchine ferme in mezzo alla strada, e molti podisti ci finivano contro appoggiando le mani sui cofani...
quelli che dovevano fermarle dov’erano, al bar ?
Una volta usciti dai parchi nei km finali ripetuti due volte su stradine asfaltate, tante macchine che ti venivano incontro, ti superavano, e ferme in mezzo alla strada per girare per le varie vie,
ma era una competitiva o una corsa ad ostacoli ?
Dopo il mio arrivo, ho visto una scena sul cancello a 200 metri dal traguardo, dove una macchina dell'organizzazione
voleva entrare a tutti i costi, e si era bloccata proprio in mezzo al cancello, e quelli che stavano arrivando si sono dovuti fermare perché non passavano, e magari si erano tirati il collo per tutto il percorso per guadagnare quella manciata di secondi.
A fine gara mia moglie è andata a fare la doccia, (e per fortuna le donne sono meno degli uomini), si è spogliata per andare sotto la doccia e... zero gocce d'acqua, cambia doccia idem... in poche parole niente acqua, né calda né fredda, zero + zero, si è rivestita ed è dovuta uscire così com’era entrata, sudata.
Il percorso sull’asfalto era segnato bene, con frecce e puntini bianchi, ma gli addetti che segnalavano il percorso in mezzo ai parchi dove non c'erano segnali a terra a un certo punto hanno lasciato i concorrenti più lenti del secondo giro senza segnalazioni, (ma nelle competitive, non si deve aspettare il passaggio dell'ultimo concorrente prima di andarsene ?)... chi si ricordava il percorso a memoria ne è uscito ugualmente seguendo il percorso giusto, ma altri (per esempio mia moglie) non trovando più segnalazioni e non ricordando bene tutti i passaggi, ha sbagliato direzione fino a decidersi di ritornare indietro sui propri passi tagliando il percorso… (lei molto precisa è andata dal giudice dell’arrivo per comunicargli di non aspettare il suo numero perché aveva abbreviato il percorso e non aveva voluto tagliare il traguardo, ma non ci giurerei che tutti quelli che non hanno fatto tutto il percorso, magari dopo un giro solo, abbiano tagliato ugualmente il traguardo, tanto non c’erano controlli di nessun genere per vedere se ne avevi fatti due o uno).
sorvoliamo sulla fila interminabile per il ritiro pacco gara, questo magari succede spesso, soprattutto dove ci sono tanti iscritti.
percorso nei parchi 9 (mia moglie darebbe 10, lei questi percorsi tra gli alberi li adora)
organizzazione della gara... mettiamo un...non giudicabile... non c'è stata organizzazione, che giudizio dare, avrebbero meritato uno zero pieno, cosa che non include i vari volontari, che si sono come sempre fatti in 4 nel loro punto di lavoro (pettorali ristori ecc...) per aiutarci.
Un bel 10 invece se lo meritano, perché dopo la gara degli adulti, ci sono state tante partenze di gare dei bambini, dai più piccini, fino ai grandicelli... ne ho visti tanti, e tanti genitori fare il tifo e applaudire, ecco con questo si sono un po’ rivalutati ai miei occhi, perché le corse dei bambini devono sempre esserci, ed io obbligherei chi organizza gare, a dover inserire per forza anche le gare dei bambini,
il nostro futuro nel podismo italiano.

martedì 18 ottobre 2011

9 ---16 OTTOBRE - DUE DOMENICHE DA 42 KM...

DOMENICA 9-OTTOBRE, MARATONA DI CARPI...
questa non era nei miei piani, ma ho voluto accompagnare una mia amica d'infanzia
alla sua prima maratona preparata in meno di un mese. il suo obbietivo era di farla in 5 ore, io lo guidata passo dopo passo incitandola e spronandola fino sotto lo striscione in 4,56... grande SIMONA.




DOMENICA 16-OTTOBRE, ECOMARATONA DEL CHIANTI...
per il quarto anno torno a fare questi 42 km fantastici...
ero in forma e puntavo a migliorare il mio tempo ma....
dopo 17 km mi rendo conto che i miei muscoli risentono delle 5 ore suule gambe della domenica prima e i polpacci brontolano, perciò si rallenta senza fare drammi e ci si gode il panorama... sarà per la prossima volta.







domenica 7 agosto 2011

6-8-2011 - PERCHE' CORRERE I DUE PASSI








Perché fare questa gara…
Siccome tutti hanno già fatto i complimenti (supergiustificarti) a MAC e complici, per la gara e per la buona riuscita, io mi limiterò solo a una considerazione…
Qui da noi nella pianura, la maggior parte dei podisti, conosce solo l’asfalto della pianura, oppure le corsette estive di 7/10 km con tratti di sterrato ma nulla a che fare con i percorsi trail, più o meno impegnativi.
Ecco, la due passi, che assieme alla marcia dei tori, sono le uniche due corse trail del nostro Appennino, con distanze tali da poter fare gustare ai tantissimi podisti dell’asfalto piatto, le sensazioni, le emozioni, i profumi e i colori, delle corse trai boschi su terreni più o meno accidentati.
Quella dei due passi, la giudico la corsa più adatta in assoluto, per fare avvicinare tutti a questo nuovo tipo di corsa, che ormai prende sempre più piede in tutta Italia.
Gara né corta né troppo lunga, la distanza d’approccio giusta, con pendenze sia in salita sia in discesa, non troppo dure né pericolose, in poche parole la gara ideale per cominciare a correre nella natura del nostro bellissimo Appennino, da qui poi vi accorgerete, che la natura a molto da darci ancora, e scoprirla correndo e ancora più bello.
Non c'è bisogno di essere dei caprioli, o delle caprette di montagna per farle, nè essere veloci, anzi… proprio chi e più lento riesce a gustarsi tutte le sfumature di questo tipo di corse.
Mi ricordo che alla prima edizione la provai a farla a tutta, non vidi nulla testa bassa e via, chiudendola in 1h26, piazzandomi 28°… domenica invece, dopo un paio di edizioni, hai me saltate per infortunio, l'ho fatta tutta in compagnia di un’amica, chiudendola in 2h,07 … e devo dire che mi sono gustato la corsa molto di più, riuscivo a vedere tutto quello che mi circondava e la gara e filata via liscia e spensierata.
Un consiglio a tutti quelli che non hanno mai fatto corse trail…
Questa e la vostra corsa, scrivete già da ora sul calendario… ricordarsi di fare la DUE PASSI nel 2012… non ve ne pentirete.

sabato 30 luglio 2011

NON SOLO CORSA...

tra una corsa e l'altra, la scorsa estate e provoto una esperienza nuova...
mi sono sempre detto " ma se ci riescono gli altri perchè io no ?"
allora ho preso il remo in mano e viaaaaa... verso una nuova aventura.
RAGAZZI...e fantasticoooo...
non diro altro, lascero parlare alcune foto e un pezzo di video...
BUONA VISIONE.......

VIDEO....  
 


FOTO...








lunedì 25 luglio 2011

24-7-2011 DOLOMITES SKYRACE…

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GARE CHE VANNO VISSUTE …
Certe gare sono dure da spiegare raccontare e fare capire a chi non le ha fatte...
Certe emozioni, in luoghi leggendari, vanno provate sulla propria pelle,
raccontarle o leggerle non gli rendono giustizia…viverle e un’altra cosa.
Ultimamente ne ho fatte due fantastiche, una LAVAREDO ULTRATRAIL,
l’altra e stata domenica 24 luglio la DOLOMITES SKYRACE…
Proverò a dire due parole sulla seconda, visto che la prima avrebbe bisogno di 10 pagine per poterla descrivere.
Dopo la durissima Lavaredo, dove ho dovuto correre per 8ore e 16 minuti per tagliare il traguardo,
volevo riposarmi un po’, invece 8 giorni prima della gara mi suona il cellulare… drinnn “pronto”…
Ciao sono Gaetano, vieni domenica prossima a una gara… a quale gara… alla dolomites skyrace…
“faccio un po’ mente locale “ poi gli rispondo… ma sei pazzo, ma hai presente che è una gara massacrante…
Si ho visto il dislivello…ma hai visto che non puoi farla con calma, ma ci sono dei cancelli orari da passare, e devi dare il 100% per riuscirci…no non li avevo visti ! accipicchia e dura ma se si è iscritto anche Ettore, la facciamo anche noi…ok va bene andiamo, ma sarà durissima.
Quest’anno sarà anche campionato del mondo di skyrace, perciò venerdì sera ci armiamo di tanta buona volontà, e un po’ d’incoscienza, e partiamo verso le dolomiti.
Dormiamo in zona, vogliamo essere sicuri di non essere stanchi già alla partenza, le energie vanno risparmiate per la
gara, che nel percorso originale, parte da Canazei 1.450 metri, per poi arrivare sul mitico Piz Boè a 3.152 metri,
e questi 1.750 di dislivello devi farli in soli 10 km per poi in 12 tornare giù, con salite che toccano anche punte del 40%, e due discese sui ghiaioni, che vengono giù con pendenze attorno all’80%...! aiutooo,
Purtroppo il tempo non aiuta gli organizzatori, al sabato piove, e il pericolo è che in cima durante la notte nevichi, e viste le temperature basse metterebbero a rischio l’incolumità dei concorrenti…soprattutto nelle discese ripidissime nei ghiaioni che diventerebbero delle autentiche autostrade di ghiaccio, che potrebbero farti precipitare per centinaia di metri.
Domenica mattina, il peggio è avvenuto, in cima 20 cm di neve vento forte e -5/6 gradi…
A questo punto l’organizzazione, visto che ci sono concorrenti che provengono da tutti i continenti, per via del campionato del mondo, fa un miracolo… ritardano la partenza di 1he 10 minuti, e nello stesso tempo riescono a cambiare percorso e mandare delle staffette a segnalarlo e porre centinaia di volontari, nei punti più pericolosi.
Il megafono ci avvisa percorso cambiato… l’unica cosa che ho capito e che si salirà ugualmente fino al passo Pordoi, e che i km dovrebbero essere solo 17 …poi !!! ok lo imparerò man mano… si parte, in bocca al lupo ai compagni Gaetano ed Ettore, si corre…
Le salite dure mi costringono a portare con me i bastoncini, per salvaguardare la mia schiena, ma subito li tengo chiusi perché il dislivello sulla carta segnava che l’inizio era non cosi duro…!!!! Non era duro…
Subito dopo un km, ho dovuto aprirli e cominciare a camminare, una salitona da pista nera da sci al contrario… ma se questa è quella facile ! come farò ad arrivare al primo cancello orario che va passato entro 1ora e 25 minuti ?
allora testa bassa e via a spingere di piedi di spalle e con le mani sui bastoncini.
Già ai 3 km ecco la seconda sorpresa, comincia a nevicare, per molti sarà un fastidio, ma a me è sempre piaciuto correre sotto la neve, da un’atmosfera da fiaba, un’atmosfera di pace, un’atmosfera… natalizia.
Questa montagna sembrava un abete gigantesco, dove tutti noi podisti sparpagliati su questi sentieri sembravamo tante decorazioni colorate, e il primo in cima faceva da stella cometa da inseguire solo con lo sguardo perché troppo veloce perché sia un terrestre.
Si sale si sale…e la neve fa sempre tutto più bianco, e i km sembrano lunghi sempre il doppio, e intanto il tempo passa e il Pordoi è sempre troppo lontano, per fortuna le nuvole sono un po’ più in alto e ci permettono di guardarci intorno e farci gustare le bellezze di questi luoghi, paesaggi e sensazioni, che solo calcando questi sentieri respiri.
Vedo il passo, mentre la neve cade ancora intensamente, ci sono 1ora e 18… ok ora si va giù…accelero sempre più ma la pioggia e la neve hanno trasformato il sottobosco per alcuni km in autentiche piste da bob di fango, dove vedo un po’ tutti assaggiare il terreno con il loro fondoschiena…
Mi diverto da matti soprattutto a sorpassare a destra sinistra (per par condicio) finchè anch’io, per evitare un concorrente che si era in pratica fermato … ho messo giù il mio di fondoschiena (c’è sempre una prima volta).
Raggiungo una ragazza che si trova in difficoltà in queste discese e mi chiede se gli presto i bastoncini, e siccome in discesa non li uso… la accontento volentieri, poi la saluto e vado….
Purtroppo non ho fatto il conto con il cambiamento di percorso, più avanti, dopo un ristoro, ci rispediscono su di nuovo,
verso il passo Sella, e subito la salita si fa sentire, e la mia schiena comincia a sentire la mancanza dei bastoncini che un po’ la proteggevano. La speranza è quella che duri poco, ma non sarà cosi, va sempre più su… ma anche qui lo spettacolo della natura ti fa percepire la fatica un po’ meno, lo spettacolo che ti circonda ti ripaga di tutte le tue gocce di sudore, che appena toccano terra, sicuramente, si ghiacceranno, visto che continuiamo a correre intorno allo zero termico. Anche il passo Sella lo abbiamo raggiunto e siccome io purtroppo in salita non vado, mi raggiunge la ragazza dei bastoncini…che in salita invece se la cava benissimo… due chiacchiere, e visto che ormai si torna giù, gli lascio ancora i bastoncini e mi ringrazia di nuovo.
A questo punto si scende, la mia schiena, le mie gambe sono a pezzi guardo l’orologio e vedo che abbiamo già percorso 17 km ! ma come, non dovevano essere 17 in totale, ok si vede che la discesa è corta, e comincio a scendere, mi ci vogliono circa 2 km per fare riposare e ingranare le gambe, ma poi via a tutta… ma non finisce mai questa discesa accelero sempre più e i sorpassi si susseguono in continuo, e più sorpasso più mi gaso e vado…
Ormai vedo il paese e in fondo altri 2 concorrenti e accelero ancora, li voglio prendere, ultime curve, ripresi superati, curva controcurva tanta gente dietro le transenne, lo striscione, il traguardo mani al cielo è fatta… ultimo km 3,28 di media… finendo il tutto i 23,500 km non 17, in 3h,00,52 con 27 sorpassi negli ultimi 4 km bravo Maurizio…e gli amici… scopro che dopo un po’ di tiramolla sono arrivati assieme in 2h49,49 bravi ragazzi…
Bellissima esperienza, ma il prossimo anno va per forza ripetuta, voglio fare il percorso originale per dire io l’ho fatta tutta fino in cima, che deve essere veramente micidiale e stupenda, nello stesso tempo, naturalmente sperando che il prossimo anno il meteo sia più clemente.
Devo essere sincero… non ho mai visto un’organizzazione cosi efficiente precisa e competente…
Tutto è andato al meglio in tutti i campi…iscrizioni, ritiri pettorali, pacco gara, informazioni continue sul tempo e brifing esauriente in tutti i campi …percorso meteo ristori alimentazione, e tantissimi volontari in tutti i punti cruciali e no.
E un bel 10 a come sono riusciti in poche ore a mettere in piedi un nuovo percorso alternativo perfetto duro sempre segnalato nei minimi particolari, da rendere impossibile sbagliarsi.
E per finire dopo una bella doccia calda infinita… un pasta parti da leccarsi i baffi,
Come prima pasta cotta al punto giusto e buona, secondo pane e scelta tra braciola e salciccia, un buonissimo dolce locale ripieno di marmellata o cioccolata e il bere che più ti aggradava.
Grazie …il prossimo anno sarò ancora con voi, ho un conto aperto con il Piz Boè …deve essere mio.

lunedì 4 luglio 2011

2-7-2011 LAVAREDO ULTRA TRAIL X 2

88 KM DIVISO IN DUE, IO HO FATTO I SECONDI 44 KM CON QUASI 3.000 D+ DI SALITA...
TANTA FATICA PER 8H.16MM.30SS CI SIAMO CLASSIFICATI 19 NON MALE.....
LA CORSA PIU' BELLA D'ITALIA, MA DURA, MOLTO DURA HAHAHAAA



domenica 19 giugno 2011

TOCCATA E FUGA NELLA TERRA DEGLI OROLOGI E CIOCCOLATA




Couvet (Svizzera), 18-6-2011, 16° Défi Val de Travers

Ultimamente tante garette da 8-10-13 km ; venerdi dopo 7 ore di viaggio assieme ai compagni di avventura Fabio Marri e Daniela Gianaroli, raggiungo Couvet (Svizzera), dove finalmente ,dopo mesi, sabato 18 alle ore 7,15 del mattino, mi ritrovo dietro il nastro di partenza di questa maratona trail, 42 km tra salite, discese, asfalto, sterrato, prati sconnessi e stretti sentieri pieni di rami, buche e sassi resi sdrucciolevoli dalla pioggia scesa durante la notte, e quella che sarebbe scesa leggera sulle nostre teste durante la corsa.
42 km molto più impegnativi di quello che mi aspettavo, perché a complicare le cose oltre al dislivello (1400/1500 metri), ci si era messa anche la pioggia,e soprattutto i tratti in discesa ripidi e sdrucciolevoli in sentieri molto stretti.
Dopo 9 km abbastanza semplici, dove per parecchi km costeggiavamo un bellissimo fiume, si entrava nel vivo con 5 km di salita continua,(pendenza media del 14% ) che ci porta dai 700 metri ai 1400 metri, seguiti da 3/4 km in leggeri e continui su e giù, dove attraversiamo uno dopo l’altro tanti piccoli cancelletti stretti tra fili spinati ed elettrici (quelli per le mucche) e tra un cancello e l’altro lunghi campi da pascolo per mucche, piene di buche (più o meno fonde) nascoste dai fili d’erba, e continui rifiuti (anche caldi) delle loro digestioni… più grandi delle nostre scarpe.
Il vento si alza e contemporaneamente si abbassa la temperatura, gli indumenti bagnati ti suggeriscono di sbrigarti a scendere, e mentre mi gusto anche il panorama nei tratti fuori dal bosco, grazie anche alle nuvole che rimaste alte non ostacolano la visibilità, iniziano le discese, da prima leggere, poi sempre più ripide,fino ad una discesa ripida e scivolosa tutta a tornanti tra radici e sassi.
Al 26km circa c’è il bivio dove si dividono in due i concorrenti, tra chi sceglierà di fare i 42km come me, e chi come Fabio punterà al traguardo dei 75km, da qui il loro tratto salirà fino a raggiungere anche i 1900 metri.
Il mio tracciato si presenta subito con una nuova salita, che cerco di percorrere consumando meno energie possibili per poter finire bene la gara (ero in una di quelle giornate in cui il fisico risponde benissimo), i miei problemi fisici sembrano quasi essersi addormentati per un paio d’ore, le gambe girano come due pistoni sincronizzati, quasi non facevo fatica…(in discesa…). Ma la gara non è finita, infatti mi troverò prima della fine altri due strappi in salita che vogliono presentarmi il conto della gara, ma oggi non c,è trippa per gatti, affronto anche quelle a testa alta, e poi via verso il traguardo, qui sbaglio anche leggermente strada, ma perderò al massimo un minuto, ancora un km in discesa e l’ultimo praticamente piatto, che costeggia il fiume fino all’entrata in pista d’atletica, su di un prato mi aspetta il fatidico striscione finale, che oltrepasso 29° assoluto, dopo 4h25’03’’.
E’ una di quelle poche volte che sono soddisfatto della mia prestazione, col senno di poi avrei pure potuto fare meglio, perché sono partito con zaino in spalla, acqua, cellulare e impermeabile, perché il regolamento obbligava ad avere queste cose con noi, ma proprio sulla linea di partenza scopro che era obbligatorio solo per chi faceva i 75km, peccato… peso inutile sulle spalle per 42km.
La gara è stata dura, soprattutto per il tipo di terreno veramente non semplice da interpretare per la sua sconnessione e scivolosità, non mi importa quante persone mi sono arrivate davanti, e quante dietro, io so che sono andato forte e sono soddisfatto di me stesso… bravo Maurizio.
Purtroppo non ho la foto del mio arrivo, vista la mia previsione tra le 5 ore e 5,30 , il mio arrivo in 4, 25
ha spiazzato la Daniela (che stava attendendo la partenza della sua corsa di 21km alle 14,15), che non si aspettava il mio arrivo, in cosi poco tempo, in compenso sono riuscito a fotografare i loro arrivi; questa giornata bella e intensa è finita tardi, dopo l’arrivo di Fabio dai suoi 75 km, e dopo la cena subito a nanna.
Domenica mattina rientro in Italia, dopo altre 6 ore e 30 di viaggio arrivo a casa intorno le 15,30, guardo l’elenco gare, e mi accorgo che dopo un paio d’ore si corre a Magreta , ok mi dico… si va, uno sciogli gambe di 6 km, mi ci vuole dopo tante ore di viaggio.

Cenci Maurizio

domenica 12 giugno 2011

valdorcia a tappe 6/11-6-2011

ANCHE QUEST'ANNO ABBIAMO PORTATO A TERMINE QUESTA BELLISSIMA
A TAPPE IN VALDORCIA, QUI LA RICORDO CON ALCUNE BELLE FOTO....






lunedì 9 maggio 2011

ELBA TRAIL 8-5-2011 ELEONORAXVINCERE













Domenica dalla Pol.Madonnina in 89 ci siamo recati ( con pullman e auto) a questa manifestazione su questa splendida isola; oggi non voglio raccontare come ci siamo piazzati, cosa abbiamo fatto mangiato o visitato in questi due giorni, questa 4° edizione, che mi ha conquistato il cuore, voglio raccontarla per gran parte dal lato umanitario e paesaggistico.
La gara è organizzata non da una società, ma da una famiglia al completo,
in collaborazione con l'associazione "Amici del Madagascar";
il connubio solidarietà e sport di questa gara attira ogni anno più persone, e la famiglia che organizza tutto ciò in ricordo di una figlia sorella amica ( scomparsa in un tragico incidente anni fa ) regala agli sportivi una giornata di sport in scenari spettacolari come quelli dell’isola d’Elba abbinata a una raccolta di fondi: infatti tutto il ricavato, fino all’ultimo euro, viene investito per costruire una scuola per quasi mille bambini in Madagascar, dove questa famiglia segue personalmente come e dove vengono spesi i soldi, andando anche spesso in quei luoghi di autentica povertà, per essere sicuri che i soldi raccolti nel nome della loro carissima ELEONORA… siano spesi nel modo giusto.
Fino ad oggi ho preso parte a tutte le edizioni, e devo dire che mai come in questa circostanza il detto “ l’amore può spostare mare e monti “ è azzeccata .
Infatti la gara parte dallo splendido lungomare di Marciana Marina, dove tra competitivi, non competitivi e semplici appassionati amici e accompagnatori, che si faranno una passeggiata, ( tutti rigorosamente li alla partenza, non un solo concorrente partito prima)si ha una veduta fantastica, tutte queste persone tutte lì in modo composto ed educato
…… (chissà se un giorno anche qui da noi i molti maleducati riusciranno ad imparare l’educazione e rispettare gli orari, e gli altri atleti, che partono in orario,potranno fare la loro gara, senza dovere zigzagare tra centinaia e centinaia di persone non rispettose di regole e liberta del correre altrui, rischiando scontri e incidenti tutte le volte )……
proseguiamo con chi farà il percorso più lungo (35 km con 1.400 metri di dislivello) attraverso sentieri in sottoboschi formati da una vegetazione fitta alta verde piena di fiori e profumi, e altri sentieri che girano intorno al monte, regala paesaggi stupendi su di un mare dalle cento sfumature di verdeazzurro… sono i colori della primavera, che si sono specchiati sull’acqua limpida che circonda l’Isola D’Elba
si raggiunge (spesso con molte difficoltà, per via delle salite ripidissime, e le discese sassose e piene di insidie ) la cima del Monte Capanna,il più alto dell’isola, da dove il panorama ti permette di vedere tutta l’isola, compreso il paese, e il lungomare dove si dovrà fare ritorno, il percorso e' talmente bello che e' un peccato passarci di corsa.
Seguendo discese più o meno semplici, snodate tra rocce, pietraie e sentieri tra sempre verdi, i panorami continuano a togliere il respiro, sono come compagni di gara, la fatica da vincere è tanta, e la lucidità non è sempre presente, ma il sole e la voglia di correre in questi luoghi vince su tutto.
I concorrenti si godranno tutto ciò, fino all’ultimo metro di gara, dove noti le loro gambe in molti casi sporche, graffiate, e magari con qualche ammaccatura di troppo, e i loro volti sudati stanchi, ma che sul traguardo sorridono contenti soddisfatti e a braccia alte salutano tutto il pubblico, come a ringraziarli dei tanti applausi a loro dedicati.
Quest’anno, durante il minuto di silenzio (prima della partenza) in ricordo di ELEONORA
sono state lette alcune parole dedicate a lei, e si è creato un’ atmosfera unica e emozionante, intorno a me tutti avevano gli occhi lucidi, tanti che si asciugavano gli occhi, e io per primo, sul viso le lacrime salate che scendevano da entrambi gli occhi.
Queste parole, si sentiva, venivano lette con amore e con tono semplice, ma a un tratto chi leggeva si mangiava le parole, e la voce pian piano si affievoliva fino a quasi non riuscire più a completare la lettura, ma tutti, nonostante ciò, hanno capito o intuito le parole, soprattutto le ultime, dedicate ai bambini, che venivano aiutati in onore di ELEONORA.
Voglio completare queste mie poche righe diverse dai nostri soliti racconti di gara, ma che mi sentivo di raccontare in questa maniera, scrivendo qui sotto le parole lette in nome di ELEONORA……

Eleonora è stata meteora.
È arrivata, ci ha inondato di luce,
di sorrisi e di amore,
ha lottato con grinta
per raggiungere i traguardi
che si era prefissa.
E ha vinto, sempre,
perché lei voleva e sapeva vincere.
Poi se n’è andata,
improvvisamente,
lasciandoci nel buio
e nel gelo del dolore.
Ma dalle ceneri dello sconforto
E della disperazione è sorta l’idea di un progetto che
Riscaldasse i nostri cuori
Per mantenere vive
La passione agonistica,
la ferrea determinazione
e l’umanità che la rendeva unica.

Le manifestazioni di Eleonoraxvincere serviranno a finanziare progetti per
donare il sorriso a coloro che soffrono, in particolare i bambini.


P.S. grazie angelo buono… vola sempre su di noi, un abraccio MAURIZIO CENCI

lunedì 28 marzo 2011

27-3-2011 UNA MARATONA DIVERSA DAL SOLITO

TREVISO MARATHON................









bellissima giornata, (già al sabato durante il ritiro del pettorale) nell'incontrare tanti vecchi amici che sbucavano da tutte le parti, mi sembrava di conoscerli tutti… ALEX con la sua dolce metà, a fare autografi sul suo libro, che ho preso per la mia di dolce metà, poi ogni tanto la lasciava da sola … motivo…!!! Le belle donzelle a un tavolino, attirano i maschietti molto di più che uno speakerscrittore heheeee…
LA Gara :
Come prima cosa lasciato l’amica Annarosa (che tutti i martedi aiutavo ad allenarsi per questo evento…la sua prima maratona) nelle mani di suo marito Gaetano, con le direttive di farla bene senza strafare, visto che era la prima e l’importante era solo finirla, poi alla seconda ci saremo allenati a puntino, e avremo dato il massimo (stavolta avevamo fatto solo una preparazione a metà).
Poi parto per la mia, allenamento un po’ approssimativo, visti gli allenamenti con l’allieva a ritmi inferiori dei miei, perciò sapevo benissimo di essere in ritardo di preparazione, ma contavo molto sulla mia testardaggine e tenacia.
Una volta partiti, mi metto dietro alle lepri delle 3 ore per consumare meno energie possibili, ma quest’anno le lepri, erano veramente non all’altezza del loro compito, alla partenza eravamo un gruppo di almeno 100 persone, ma queste lepri facevano dei ritmi scandalosi… il ritmo giusto era 4,15 al km ma invece dopo il primo giusto, si sono messi a fare l’altalena … km a 4,07 poi 4,13 di nuovo 4,03 -4,07 di nuovo 4,15 poi 4,07 -4,04 e cosi via…dietro tutti a tiragli degli accidenti, perché molti erano al limite e cosi facendo li hanno massacrati tutti. Al 15 km ho deciso di mandarli a quel paese e farmi il ritmo da solo mettendomi al ritmo giusto dei 4,15 al km. Intanto i pacer delle 3 ore si allontanavano, ma io sapevo che il ritmo giusto era il mio non il loro… e le 100 persone che avevano a seguito, era diventate una 30. alla mezza io sono passato in 1h,29 un minuto esatto troppo veloce, e guardavo le lepri quasi 150 metri più avanti e scuotevo la testa, perché ormai dei 100 ne erano rimasti pochi, fortuna loro che raccattavano su quelli che erano partiti ancora più forte ma ormai stanchi provavano ad accodarsi a loro. (alla fine le lepri delle 3 ore sono arrivate in 2h,57) non si può correre 3 minuti più veloci, per portare al traguardo podisti che sono al limite di un paio di secondi sulle tre ore… incompetenti.
Ma torniamo a me, dopo averli lasciati al 15 km il mio ritmo è stato un orologio svizzero ( secondo più secondo meno ero sempre intorno ai 4,15 fino al km 28. durante questo tragitto, dopo il 23 km comincio ad avvicinarmi al famosissimo ponte della libertà, come sempre uno spettacolo con tutto il pubblico schierato ai lati tutto imbandierato e con i vari ritmi musicali che allietavano il nostro passaggio, un emozione nella emozione, e comincio a sentire una voce su tutte che incita urla scandisce nomi…si e lui e ALEX… mi sposto sul lato giusto e alzo le braccia lo saluto e lui ad urlareee… ( eccoo il grande Maurizio… forza, e ancora sotto il tempo per le 3 ore grande… ) grazie Alex gli incitamenti hanno sempre un grande effetto, come un buon bicchiere di coca-cola quando ormai sei morto, ti riprendi in un attimo. Ritorniamo al nostro 28km, considerando che mancavano ancora 14 km mi sono reso conto che non avrei resistito fino alla fine a quel ritmo (forse per la strapazzata troppo veloce dei primi 15 km, oppure per la non perfetta preparazione…) cosi fatti due conti conoscendomi ho rallentato fino a 4,30 e… qui l’idea pazza, avrei potuto ugualmente con il rallentamento finirla in 3h03 -3h05 o giù di li !!!!!! NO non me ne poteva importare un fico secco, allora decisi di rallentare e aspettare la mia allieva e finire in parata in 3. Ma facendo due conti mi resi conto che minimo avevo 23 minuti di vantaggio !!! e come li perdo…! Correre troppo piano mi sarei inchiodato le gambe, allora rallento ma senza strafare, qui mi raggiunge anche il mio amico Giacomino, due chiacchiere e gli comunico la mia intenzione di attendere l’amica, poi lo lascio andare, sta andando ancora bene. ai ristori mi fermo faccio picnic, riparto raggiungo una ragazza in difficoltà, si sta mettendo a camminare l’affianco e le dico…nooo non metterti a camminare, non riparti più rallenta tanto ma non fermarti… su seguimi, andiamo pianino e ti riprendi, cosi ha fatto, siamo ripartiti con calma fino a 3 km dal traguardo, dove una sua amica e tornata indietro a riprenderla e le ho passato l’incarico di portarla al traguardo senza farla fermare. Ma il mio vantaggio nonostante i picnic fermate rallentamenti è ancora troppo di circa 18 minuti come minimo… cosa fare ! colpo di genio … arrivo al cartello del 41 km e mi fermo mi appoggio alla transenna in curva guardando e tifando tutti quelli che passano … una signora del pubblico mi guarda e mi dice…su su non e ancora finita riparti, ma le rispondo sorridendo (tranquilla al traguardo li riprendo tutti…) e tutti a ridere… attendo tifo saluto quelli che conosco mi muovo e mi rendo conto che ormai sta arrivando sono sicuro che stara sotto le 3,40 come sono sicuro che il massimo attuale e di 3,30… passano i palloncini delle 3h30 e lei non c'è, ma non mi preoccupo, d’accodo con Gaetano, avevamo deciso che nel momento fosse stata in crisi l’avrebbe fatta rallentare leggermente (anche lui è un orologio svizzero, e in passato era uno che aveva fatto un 2h36m) perciò sono sicuro al 100% che farà un buonissimo lavoro, ormai dovrebbe essere qui. Eccola grande grande e puntuale mi affianco e comincio ad incitarla , mi sorride, è contenta di vedermi perché è stanca, forse questa mia presenza le dà nuova energia, perché l’ultimo km lo fa volando, sembra come le avessimo fatto un nuovo pieno di benzina… ultimi 500 metri io e Gaetano eravamo due incitatori da stadio… ecco il traguardo e noi a dirle vai sorridi occhi aperti e goditi lo spettacolo…la priva volta non si dimentica mai! arrivo in parata: lei davanti al centro, noi due, pochi metri più indietro, uno a destra e uno a sinistra ( per la par condicio…..) e tutti e 3 con la stessa maglia verde della maratona di Treviso 2009. se c’era un fotografo in gamba, dovrebbe esserci venuta fuori una foto fantastica.
Il resto …. Mettetevi nei suoi panni e …buone emozioni a tutti… dimenticavo il tempo 3h34’38 esattamente al centro delle mie previsioni.
Alla prossima.

domenica 30 gennaio 2011

Ronda Ghibellina (AR) 30-1-2011



Trail di 13-27-43 km sterrati, sulle montagne toscane…..
Bella avventura, partiti in 8 da Modena ci siamo diverti e visitato un paesino incantevole…
Non faccio tutti i nomi dei vari componenti, sicuramente daranno la loro versione…
Cosa dire…
Peccato per la pioggia, che ha reso fangoso l'80% del percorso chèe era veramente bello. Personalmente mi sono divertito un sacco tra fango pozze e guadi da attraversare (con acqua gelata fino alle ginocchia).
Essendo la prima edizione, purtroppo ci sono stati alcuni errori, anche se nulla di non rimediabile nella seconda edizione. Infatti subito dopo l’arrivo dei concorrenti gli organizzatori si sono scusati, e sono sicuro che il prossimo anno sarà sicuramente tutto perfetto (o quasi, visto che l’inconveniente e’ sempre dietro l’angolo).
Al Palasport dove ci hanno ospitato e’ stato tutto perfetto, niente file pettorali, pasta party ok, docce calde anche per gli ultimi, e tanti partecipanti sui tre percorsi premiati, tanti uomini quante donne.
Quello che non e’andato invece e’stato sul percorso; purtroppo la segnaletica era poca, sistemata male, ed in alcuni punti completamente assente, senza nemmeno l’addetto a indicarti la direzione (vista la pioggia hanno ben pensato di starsene a casa, mettendo nei guai ed in imbarazzo l’organizzazione).
Infatti tanti su in alto hanno fatto piccoli errori,in vari punti. A dire il vero hanno sbagliato quasi tutti.
La spesa più grossa l’hanno avuta i primi 20 circa, che dopo 3 km veloci per arrivare il più presto possibile al punto dov - ci avevano avvisato - ci sarebbe stato un sentiero stretto in salita per vari km (tra questi nelle prime 10 posizioni c’ero anche io…).
Purtroppo quando ci hanno avvisati eravamo già un km oltre il bivio. Tornati indietro ci siamo ritrovati praticamente oltre la metà dei partecipanti, e i più forti (campioni) pian piano si sono lanciati all’inseguimento, quelli un po’ più normali - come me - si sono dovuti mettere in fila per quasi 2/3 km camminando dietro a tutti i lenti che ci hanno bloccato. Un vero peccato, mi sentivo bene e avrei potuto lottare per arrivare almeno nei primi 10 del percorso da 27 km, ma a quel punto ci ho rinunciato ed ho proseguito prendendo un ritmo medio nella parte centrale della gara, per poi accelerare un po’ sul finale visto che stavo bene e ne avevo.
Dimenticavo…una cosa importante, il paesino di CASTIGLION FIORENTINO e’veramente un gioiellino…
E gli organizzatori e tutti i volontari presenti e gli addetti della protezione civile sono stati tutti gentilissimi e disponibili, dal primo all’ultimo.

domenica 2 gennaio 2011







26/12/2010 Pienza ecomezza della vall’Dorcia

PREVISIONI METEO...PIENZA domenica 26/12 pioggia mista neve... dalla notte fino a sera...
i fantastici 4… Annarosa, Gaetano, Lorella, Maurizio…non si perdono d’animo e partono ugualmente, per un fine settimana nel segno dello sport e della buona cucina.
(ma dove li trovano fuori i metereologi....nei fustini del Dash...? abbiamo corso sotto un sole fantastico....)
il percorso era ancora più fantastico...
si correva benissimo, solo un paio di km di sentieri tra i campi con fango colloso dove ci si divertiva come dei matti...(naturalmente dipende dai punti di vista…)
tutto il resto del percorso era su strade bianche perfettamente corribili, con un continuo alternarsi di salite e discese,dal primo all’ultimo km.
km 21,500 di sterrato e strade bianche, con solo pochi brevi tratti su asfalto,immersi nella campagna ondulata punteggiata di cascine e cipressi con la vista lontana della cittadina di Pienza,punto di partenza e arrivo,campagna che manteneva intatta la sua magia anche nella brulla veste invernale… .
scenari cosi incantevoli, che era più i momenti che guardavi i paesaggi, che quelli dove mettevi i piedi, era un vero peccato perdere quei momenti d,incanto.
una giornata di sport in compagnia di altri 400 podisti…da 10 e lode...
grazie agli organizzatori, nessuna fila nè per ritirare i pettorali, nè per il pacco gara, il percorso segnalato in modo impeccabile, bello anche il falò in piazza per scaldare i più freddolosi...
se poi ci mettiamo che alla fine ci siamo abbuffati in un bel ristorantino
(affettati, pici al cinghiale, ribollite, pecorini con miele, tagliate con funghi porcini, salcicce hai ferri, verdure, cantuccini, una crema al torroncino, caffè...)
cosa si voleva di più da una gita a Pienza...?

CENCI MAURIZIO