CORRERE SEMPRE, CAMMINARE SE INDISPENSABILE, STRISCIARE SE NECCESSARIO, MOLLARE..! MAIII... correre dentro alla natura, è come immergersi in un mondo tutto nuovo ogni volta, paesaggi, color,i profumi, emozioni sempre diversi e uniche.
domenica 19 giugno 2011
TOCCATA E FUGA NELLA TERRA DEGLI OROLOGI E CIOCCOLATA
Couvet (Svizzera), 18-6-2011, 16° Défi Val de Travers
Ultimamente tante garette da 8-10-13 km ; venerdi dopo 7 ore di viaggio assieme ai compagni di avventura Fabio Marri e Daniela Gianaroli, raggiungo Couvet (Svizzera), dove finalmente ,dopo mesi, sabato 18 alle ore 7,15 del mattino, mi ritrovo dietro il nastro di partenza di questa maratona trail, 42 km tra salite, discese, asfalto, sterrato, prati sconnessi e stretti sentieri pieni di rami, buche e sassi resi sdrucciolevoli dalla pioggia scesa durante la notte, e quella che sarebbe scesa leggera sulle nostre teste durante la corsa.
42 km molto più impegnativi di quello che mi aspettavo, perché a complicare le cose oltre al dislivello (1400/1500 metri), ci si era messa anche la pioggia,e soprattutto i tratti in discesa ripidi e sdrucciolevoli in sentieri molto stretti.
Dopo 9 km abbastanza semplici, dove per parecchi km costeggiavamo un bellissimo fiume, si entrava nel vivo con 5 km di salita continua,(pendenza media del 14% ) che ci porta dai 700 metri ai 1400 metri, seguiti da 3/4 km in leggeri e continui su e giù, dove attraversiamo uno dopo l’altro tanti piccoli cancelletti stretti tra fili spinati ed elettrici (quelli per le mucche) e tra un cancello e l’altro lunghi campi da pascolo per mucche, piene di buche (più o meno fonde) nascoste dai fili d’erba, e continui rifiuti (anche caldi) delle loro digestioni… più grandi delle nostre scarpe.
Il vento si alza e contemporaneamente si abbassa la temperatura, gli indumenti bagnati ti suggeriscono di sbrigarti a scendere, e mentre mi gusto anche il panorama nei tratti fuori dal bosco, grazie anche alle nuvole che rimaste alte non ostacolano la visibilità, iniziano le discese, da prima leggere, poi sempre più ripide,fino ad una discesa ripida e scivolosa tutta a tornanti tra radici e sassi.
Al 26km circa c’è il bivio dove si dividono in due i concorrenti, tra chi sceglierà di fare i 42km come me, e chi come Fabio punterà al traguardo dei 75km, da qui il loro tratto salirà fino a raggiungere anche i 1900 metri.
Il mio tracciato si presenta subito con una nuova salita, che cerco di percorrere consumando meno energie possibili per poter finire bene la gara (ero in una di quelle giornate in cui il fisico risponde benissimo), i miei problemi fisici sembrano quasi essersi addormentati per un paio d’ore, le gambe girano come due pistoni sincronizzati, quasi non facevo fatica…(in discesa…). Ma la gara non è finita, infatti mi troverò prima della fine altri due strappi in salita che vogliono presentarmi il conto della gara, ma oggi non c,è trippa per gatti, affronto anche quelle a testa alta, e poi via verso il traguardo, qui sbaglio anche leggermente strada, ma perderò al massimo un minuto, ancora un km in discesa e l’ultimo praticamente piatto, che costeggia il fiume fino all’entrata in pista d’atletica, su di un prato mi aspetta il fatidico striscione finale, che oltrepasso 29° assoluto, dopo 4h25’03’’.
E’ una di quelle poche volte che sono soddisfatto della mia prestazione, col senno di poi avrei pure potuto fare meglio, perché sono partito con zaino in spalla, acqua, cellulare e impermeabile, perché il regolamento obbligava ad avere queste cose con noi, ma proprio sulla linea di partenza scopro che era obbligatorio solo per chi faceva i 75km, peccato… peso inutile sulle spalle per 42km.
La gara è stata dura, soprattutto per il tipo di terreno veramente non semplice da interpretare per la sua sconnessione e scivolosità, non mi importa quante persone mi sono arrivate davanti, e quante dietro, io so che sono andato forte e sono soddisfatto di me stesso… bravo Maurizio.
Purtroppo non ho la foto del mio arrivo, vista la mia previsione tra le 5 ore e 5,30 , il mio arrivo in 4, 25
ha spiazzato la Daniela (che stava attendendo la partenza della sua corsa di 21km alle 14,15), che non si aspettava il mio arrivo, in cosi poco tempo, in compenso sono riuscito a fotografare i loro arrivi; questa giornata bella e intensa è finita tardi, dopo l’arrivo di Fabio dai suoi 75 km, e dopo la cena subito a nanna.
Domenica mattina rientro in Italia, dopo altre 6 ore e 30 di viaggio arrivo a casa intorno le 15,30, guardo l’elenco gare, e mi accorgo che dopo un paio d’ore si corre a Magreta , ok mi dico… si va, uno sciogli gambe di 6 km, mi ci vuole dopo tante ore di viaggio.
Cenci Maurizio
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