domenica 29 dicembre 2013

CORRENDO PER IL MONDO


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grazie... un pò lunghino dovrei ridurlo... tu hai un link di qualcosa di simile su di te ?

domenica 14 luglio 2013

ALLENAMENTO CON LA MUSICA DEL SILENZIO




Spesso pensiamo a questa ,a quella gara per correre assieme a tanti altri concorrenti, come occasione per correre sulle colline, camminare sui sentieri, calpestare prati o per gustarsi la montagna.
Martedì  scorso ho fatto un allenamento in solitaria che mi ha fatto riscoprire che non sempre essere in tanti è più divertente.
Partito da 900 metri  dal paese di Pellizzano  (Val di Sole) per un allenamento in solitaria che mi porterà  fino in val  Baselga, una piccola valletta ai più sconosciuta che si trova a 2010 metri.  Mi infilo sul “ sentiero degli gnomi” che ho percorso tante altre volte,scelto anche dai villeggianti con zaino in spalla , che  ci porterà  fino ai 1280 metri  del lago dei Caprioli. Il sentiero è abbastanza corribile ma anche tosto, tutto immerso nel bosco di abeti e larici, fa si che arrivo al lago senza accorgermene e senza troppa fatica, ma mentre tutti i villeggianti qui si fermano, sarà proprio da qui che inizia la vera splendida giornata, una volta aggirato il lago mi lancio per sentieri mai percorsi da me finora buttandomi in una nuova avventura.
Dopo pochi km di sentiero facile come tanti altri, eccomi a un bivio che già subito dal primo metro mi fa capire che la musica cambierà, un sentiero stretto, sassoso, umido, pieno di buche, cespugli, rami e ripidissimo che mi accompagna metro dopo metro senza mai darmi un attimo di tregua, ma sarà proprio in questo tratto con una pendenza del 25% che scopro la bellezza del percorrere questi sentieri in solitudine assoluta.
Guardo il terreno e non vedo ne’ impronte ne’ rami rotti ne’ foglie calpestate,  il sentiero lo si intravede appena, e mi viene quasi da pensare che l’ultimo uomo che aveva messo piede su quel tratto di bosco sia   colui che ha fatto i segni bianchi e rossi del sentiero CAI che sto seguendo.
Il silenzio è assoluto,  rotto solo dal suono dell’acqua dei ruscelli, e niente altro se non il mio respiro ,di cui  mai come oggi sento il ritmo mentre entra e esce dai polmoni;  tutto intorno un mondo di centinaia di sfumature verdi, alberi alti, meravigliosi,  che guardano il passaggio di questo strano piccolo bipede, fino ad arrivare in un tratto dove il sentiero è avvolto sia a destra che a sinistra da una marea di cespugli di rododendri  fioriti nel pieno del loro splendore, e per quasi un km mi è sembrato di arrampicarmi sul velo roseo di una sposa, una sensazione bellissima che mi ha accompagnato fino in cima. Senza volerlo eccomi arrivato, all’improvviso esco dal bosco e mi ritrovo su un masso gigantesco e sotto di me la val Baselga … piccola splendida meravigliosa, un piccolo smeraldo circondato da alti pareti  rocciose marroni e rosse, e il bianco della neve rimasta in attesa di un  raggio di sole che la trasformi in nuova linfa del ruscello che attraversa le piccola valletta.
All’ improvviso mi rendo conto di essere circondato dal suono meraviglioso del nulla, il silenzio più assoluto, non avverto nemmeno un po’ di fiatone, né sete, né nostalgia  dei rumori della cosi detta civiltà lasciata più di mille metri più in basso, il miracolo della serenità.

Un ultimo sguardo, una foto fatta con gli occhi che rimarrà sempre  nella mia mente, e mentre rifaccio il percorso a ritroso che mi riporterà al punto di partenza,i  miei pensieri e  sguardi sono sempre rivolti alla bellezza di quei luoghi, alla serenità che ti danno, alla sensazione meravigliosa di farne parte anche se solo per poche ore minuti attimi, poi all’improvviso ecco il silenzio rotto dal vociare ,da motori, dalla routine che sempre più chiassosa si avvicina … segno che questo allenamento in solitaria è finito, l’unica consolazione è sapere che abbiamo un registratore chiamato ricordi, e quelli sono ancora li.

giovedì 20 giugno 2013

GIRO A TAPPE VAL D'ORCIA 2013




LINK DI ALCUNE FOTO DEI POSTI VISITATI...   CLICCA QUI


E anche per quest’anno io e mia moglie per la quinta volta la abbiamo portata a termine … anche se a dire il vero, un anno io ho dovuto fermarmi per un piccolo problema di stomaco.
Cinque tappe per i borghi antichi  della val d’Orcia, sarà stato perché ero più in forma, oppure perché la prima tappa, sul fango, mi ha agevolato mettendo in risalto le doti di equilibrista in discesa dove si scivola.  ma molto probabilmente sarà  stata per la presenza  della coppia Maurizio la Barbera e Teida  Seghedoni,  gli amici che  quest’anno ci hanno accompagnato visto che non avevano mai visitato quella zona della Toscana, facendosi  tutti i percorsi,  fotografando le bellezze dei luoghi e le fatiche dei partecipanti alla gara, che hanno stimolato il mio orgoglio,  ritrovandomi  ad andare molto più forte degli anni precedenti. Devo dire che questa zona d’Italia è veramente splendida, ogni borgo, ogni scorcio, ogni sentiero nascondeva sorprese uniche e meravigliose, anche il casolare più nascosto ti sorprende con angoli cosi ben curati e gestiti, che sembrava di girovagare tra una delle tante fiabe che fanno dire HOOO… ai bambini. Naturalmente immancabili le escursioni del dopo gara nei luoghi più emozionanti come: Bagno Vignoni, Monte Pulciano, Monticchiello,San  Quirico D’Orcia, Castiglione D’orcia, Montalcino, Cortona, la chiesa di San. Antimo sperduta nel verde, e tanti casolari,piccoli castelli alberi secolari e decine di strade e gruppi meravigliosi di cipressi … in poche parole, noi quattro abbiamo, girato sudato camminato molto di più nel dopo gara, che durante le stesse, in più abbiamo: fotografato mangiato bevuto e ci siamo divertiti per dei sei giorni indimenticabili.
Detta cosi, sembra che la gara sia stata solo la scusa per fare una vacanza (e forse è cosi), ma mi sono ritrovato a correre tutte e 5 le tappe praticamente al massimo delle mie possibilità.  infatti dopo la prima tappa tutta sottobosco e tutta sul fango, che in molti tratti metteva alla prova le nostre doti circense per rimanere in piedi, come un funambolo su una corda,mi sono ritrovato 22esimo, ben 17 posizioni più avanti dell’anno precedente, e non perché il livello era più basso, infatti, in classifica ero esattamente tra i concorrenti che nel 2012 si trovavano proprio tra la ventesima e ventiduesima posizione. Le tappe tutte diverse come tipo di percorso, la prima tutta sottobosco, la seconda una crono scalata, la terza risulterà la più veloce, essendo tre giri tutti all’interno di Quirico D’orcia con continui strappetti in salita e discesa, ma mai lunghi a sufficienza per farti perdere troppa velocità.  La quarta forse la più dura, ma con una grande discesa di 2 km iniziale (dove mi sono un po’ sbizzarrito), e la quinta dove devo aver dato il 110%, trovandomi prima della partenza 24esimo, ma con davanti a me tre concorrenti con soli 49 secondi di vantaggio, sapendo però che in salita erano tutti più forti di me, e l’ultima tappa aveva un finale di 2 km tutti in salita ripidissima. Qui è uscita un po’ la voglia di battagliare, e non darsi per vinto … perciò ho guardato bene dove si trovavano e vinca il migliore. A metà percorso ne ho dietro uno solo, gli altri due li ho davanti a circa 10 secondi, ma non li attacco perché so che poco più avanti ci sarà una discesa di un km ripida … e Sarà lì che giocherò le mie carte. Finalmente è arrivato il momento ingrano la sesta e giuuu…  li passo quasi subito ma non mi giro e accelero sempre più e sento anche qualche commento (eccolo, ma hai visto le gambe quasi non si vedono) finita la discesa, li ho tutti e tre dietro. ma ora ci sono gli ultimi 2 km pestiferi, ho deciso, piuttosto scoppio ma non rallento,  non  so dove ho trovato le forze, ma per la prima volta ho fatto una salita velocemente e senza rallentare un metro, arrivo e mi giro via col cronometro a guardare il vantaggio che sono riuscito a infliggere per vedere se sarà sufficiente,  eccone uno, aveva solo 7 secondi  di vantaggio e io sono arrivato già da un minuto e mezzo, il secondo che aveva 30 secondi di vantaggio è arrivato cosi tardi che non c’era nemmeno bisogno di guardare il cronometro, ma il terzo che aveva 49 secondi di vantaggio dove è finito !  poi mi accorgo che era arrivato poco dopo di me e non me ne ero accorto, gli avevo rifilato 36 secondi … purtroppo non sufficienti  per superarlo in classifica. Ripensando al mio impegno messo in queste 5 tappe sono strafelice, è andata benissimo ventiduesimo assoluto e quinto di categoria, e per quelli che mi sono arrivati davanti anche se solo di pochi secondi, un grande applauso. Infatti, i cronometri  non mentono, e se mi sono arrivati davanti, significa che erano più forti, perciò giusto cosi. Anzi  li ringrazio per aver fatto sì, che io dessi il 100% per non perdere un solo metro, e poi tagliato il traguardo, tutti via assieme, amici più di prima. E proprio vero, questo tipo di gare, aiuta ha far sì, che i concorrenti siano prima amici, poi avversari, ma solo nei minuti che separano la linea di partenza da quella del traguardo.  Naturalmente anche mia moglie Lorella con il suo passo veloce è arrivata alla fine, e come sempre ha preso un premio più ricco del mio arrivando seconda di categoria. Vuoi vedere che il proverbio della lepre e della tartaruga a volte funziona !!!  
Val d’Orcia aspettami, nel 2014 ritornerò ………

lunedì 20 maggio 2013

ROYAL RAID MAURITIUS 2013 80-35-15 km




ecco alcuni link per le foto
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 BUONA VISIONE
“Perché non tornarci in tanti la prossima volta a Mauritius ?”
Come raccontare questa avventura in modo da fare capire cosa abbiamo visto e provato ! perché alla fine ti accorgi di aver con una unica gara e viaggio alimentato i tuo occhi di bellezze uniche,  il tuo udito con canti e fischi assordanti, il tuo palato con cose buonissime, il tuo tatto con cose nuove,  il tuo olfatto con profumi mai sentiti al naturale, ma soprattutto … il tuo CUORE con forte emozioni e incontri straordinari.
So già da ora che non vi riuscirò, perché per  le cose viste e vissute sul posto, non esistono foto discorsi o filmati che ne possano rendere onore nemmeno in minima parte,  si possono solo vivere sulla propria pelle, e io per fortuna c’ero ….
Ore 8 del mattino, tre toscani   Cristina Elisabetta Simone  e tre emiliani Maurizio Gaetano Annarosa più la fotografa di fiducia Teida, dopo 12 ore di purgatorio a 10mila metri di altezza, atterriamo in quel luogo che poi scopriremo essere il Paradiso vero e proprio, e non una imitazione. Spiagge e anfratti che superano qualsiasi superlativo, paesaggi  di una natura incontaminata  talmente varia e speciale che sembra uscita da un libro di favole che rimarranno indelebilmente nella tua memoria, un’avventura da gustarsi passo dopo passo lungo tutto il tragitto di gara. Proprio cosi … perché siamo giunti qui per una gara nuova e diversa dal solito… subito ci si accorge che tutta l’isola è un’unica macchia verde,  tantissimi alberi giganteschi in ogni direzione tu guardassi, tante riserve naturali, golfi gole cascate piantagioni di svariate colture lunghe km,  pinete e boschi lungomare infiniti e le famose terre dai 7 colori così affascinanti. Animali particolari, uno su tutti le famose tartarughe ultracentenarie, che raggiungono anche i 150 kg, e mi fermo qui nel raccontarvi dell’isola, tanto è impossibile fare entrare tutto in poche righe. Ora che ho dato una breve descrizione  di dove eravamo, chiudo con il raccontarvi la gara: 3 i percorsi,  80-35-15 km,   in due faremo gli 80, gli altri quattro si cimenteranno nella sorella minore di 35, nessuno sul percorso dei 15 km ,nemmeno la Teida, che lasciamo  negli ultimi  8 km della gara, peccato che non si sia potuta fare gli 80 km, altrimenti ora avremmo il paradiso fotografato in ogni suo aspetto.  Una delle tre corse più belle mai fatte, e se consideriamo  la  varietà dei  paesaggi  che cambiavano continuamente,  il più bello in assoluto. Con i miei 80 km partiamo alle 5 del mattino col buio pesto, e non potendovi raccontare km per km una gara cosi lunga,  farò solo un elenco di alcune cose che ho visto che mi hanno emozionato.  Salite mozzafiato, scorci di montagne a forma di cono sull’ oceano e sulle grandi onde che si infrangevano contro la barriera corallina, attraversamento di varie distese di  piantagioni (di ananas, canna da zucchero,i vaniglia e tè), autentiche foreste di palme e coltivazioni di un strano frutto che assomiglia a una piccola mela, in alcuni tratti ti sembrava di essere in Amazzonia sperduto in foreste infinite  fitte e afose, di cui non vedevi mai la fine. Alcuni  graziosi laghetti, attraversamento di una diga e almeno una dozzina di guadi di ruscelli  dove spesso l’acqua ti arrivava alle caviglie. Se escludiamo le zebre e gli elefanti, ho incontrato un po’ di tutto, andando in ordine  d’incontro, nel tratto iniziale notturno mi sono imbattuto in una tartaruga gigante di almeno 80 kg che attraversava il sentiero che stavo percorrendo, un’emozione mai vissuta. Più avanti, dopo che ormai il sole era arrivato alto in cielo, mentre ero in compagnia di altri due concorrenti, un branco di almeno un centinaio di cervi è passato al massimo a 20 metri da noi,( qui assieme allo stupore, anche un po’ di paura, se avessero girato verso di noi …?) Più avanti  sentii  un rumore strano, una specie di rimbombo, credevo fossero le onde dell’oceano poco lontano , invece poi ho saputo che erano i ruggiti dei leoni che si trovavano nella riserva naturale che stavamo attraversando … se lo sapevo correvo più forte hahaaa … Più avanti un gruppo di 9 ricci che scavavano di tutta lena, e dopo 14 ore di gara, quando il sole era già tramontato e il faretto sulla mia testa ha ricominciato ad illuminare i tratti del percorso che avrei dovuto calpestare, nel buio più pesto di un lunghissimo sentiero boschivo, ho intravisto prima un cinghiale, (qui ho fatto prestissimo a raggiungere il concorrente che mi precedeva di pochissimo) e poi nello stesso tratto di boscaglia sono stato sorvolato sulla testa da due volpi volanti (pipistrelli giganti) li ho riconosciuti per la loro colorazione e la loro apertura alare,poiché li avevo visti due giorni prima in una delle riserve naturali visitate; da li a poco siamo usciti per  tuffarci negli ultimi 5 km tutti in mezzo a altissime piantagioni di canne da zucchero. Raccontata cosi con solo piccoli episodi, so di non rendere onore alla bellezza dell’isola, perché i paesaggi sono veramente da vivere, da guardare e da calpestare per capire e gustarli. Non era cosi facile visitarli, il caldo quando eri avvolto  dalle foreste era afoso, le due salite minori leggere, ma  le altre due salite, di cui la prima di 2 km, devastanti spacca gambe e ginocchia, per mia colpa avendo dimenticato i bastoncini in hotel (a me ha rotto la schiena),e la seconda, dopo 60 km, era di 4 km che non finivano mai, mi  mancava  fiato e gambe  tanta fatica  e tanto sudore, e qui mi fermo, il resto lo lascio alla vostra immaginazione.
P.S. per la cronaca le nostre 3 italiane si sono tutte piazzate nelle prime 10, tutte e tre nella 35 km  Cristina 3  Annarosa 4  Elisabetta 7  bravissime, e nella battaglia Toscana Emilia, Toscana batte Emilia 3-0 ,  ma la prossima volta la musica cambierà, torneremo più agguerriti. Non dico altro mi sono dilungato anche troppo,  sull’hotel  solo due parole, un 4 stelle, che in Italia sarebbe come dire ! un 6 stelle comete … Strafantasticooooooooo…  E i Mauriziani ? Un popolo veramente speciale, sempre sorridenti  e  pronti a darti un saluto e con una dignità unica, anche nei più poveri,  da farci vergognare  quando ci lamentiamo di certe nostre abitudini …
MAURIZIO  CENCI


Ecco cosa ha voluto scrivere l’amica Elisabetta, per non dovere più dimenticare questa trasferta, chi c’è stato capirà al volo il suo elenco,  per gli altri …  Andateci  e lo capirete:
Cari amici mauriziani,
come prevedibile il mal di Maurizio è ancora in essere,  a volte penso che qualcuno ci abbia fatto uno scherzo e abbia spostato il calendario in avanti perché non è possibile che la settimana alle Mauritius sia già terminata!!! Vabbè per cercare di non dimenticare proprio niente ho cercato di raccogliere tutte le parole che hanno caratterizzato la vacanza e che hanno fatto sì che questa sia stata davvero una bellissima vacanza...
In conclusione, credo che l'unico modo per farsela passare sia programmare subito la prossima partenza!!!
Ecco tutto quello che, per me, ha reso Mauritius una super last minute-vacanza:

Tamassa, Gechi, Esatto, Guida a sinistra, Inglese, Francese, Short, le Posè, Spa, le Risate dell’AnnaRosa, Kajak, Gommone, Royal Raid, l’Abito da Sera, Mina Vagante, Foto, Beach Volley, Vino Rosso, Buffet, le Verdure del Buffet, gli Uccellini del Buffet, i Dolci del Buffet, la Frutta del Buffet, il Gelato del Buffet + Cioccolato, Oliviero.it, Jacuzzi, Bagno Turco, Sauna, Réunion, Cumino, i Numeri delle Camere, Leggenda, Briefing, RedBull, TowelCard, Bonjour, Smiling, i Bimbi che vanno a scuola, l’Ufficio Postale, Mare, Spiaggia, 3028, Tanta Roba, Osteopata, FF, Piscina, Telefono, Postazione Internet, la Pulizia delle Camere, Bravò, Kaporal, Iker, Nerea, Correre con la Guida, Crepes, Ti-Punch o Ti-Rhum, la Salita di Parakeet, le Canne da Zucchero, i Guadi, ModenaCorre.it, le st…..te della Caporali, l’Ananas, Spirito Trail, la Pizza Mauriziana, Sole, Nuvole, Palme, il Verde di Mauritius, Enzo & Fabrizio, la Crema Solare, la Scottatura di Micio, Camel Bag, il Ristorante sulla Spiaggia, le Torte di Compleanno, lo Spumante, il Ritiro Pettorali, Simo, Cris, Micio, Gae, Teida, Annarosa o Mariarosa, le Premiazioni, gli Allenamenti, la Piscina, Toscana batte Emilia Romagna, le Collanine sulla Spiaggia, Meridiana, Pick-up, la Prenotazione dei Posti, pettorale 369: tutti multipli di 3!

Ma tutto questo non sarebbe stato possibile se una sera qualunque la Cris non mi avesse scritto: “Perché non vieni con noi a Mauritius?” e se poi non ci fosse stata la vostra super divertente compagnia! Ci credete?
Grazie a tutti!!! Alla prossima !!!!
Elisabetta 


 

giovedì 11 aprile 2013

Capraia Wild Trail 2013



FANTASCIENZA O REALTA ?    
CAPRAIA OGGI...



QUI ALCUNE FOTO  CLICCA QUI


Venerdì  mattina 5 aprile 2013 partiamo per una corsa podistica d’altri tempi,  da Livorno 14 podisti viaggiatori del tempo modenesi, più tanti altri terrestri, prendiamo l’astronave Toremar e usando il teletrasporto ci  rechiamo  nel lontano 1800; partiti con il maltempo, dopo un viaggio burrascoso e traballante causato dalle onde spaziali, ( dove molti sono diventati  bianchicci riempiendo strani sacchetti di buon vecchio cibo masticato )  atterriamo con il sole, in una isoletta in mezzo al mare, subito si nota un piccolo porticciolo e una corta strada che ti fa raggiungere le case del centro storico degli abitanti locali, e in lontananza si intravedono alcune vecchie strutture dove in tempi lontani vi imprigionavano coloro che non rispettavano le regole del vivere in civiltà ( riferimento puramente casuale ai maleducati che non rispettano le regole  nelle manifestazioni  sportive) il resto dell’isola … tanta natura selvaggia come piace a me.
Subito ci si capisce che l’atmosfera  frenetica  rumorosa  asfissiante è stata lasciata nel lontano 2013, e tutti si immergono in questo pezzo di terra generato da un vulcano che guarda il mare dall’alto. io come tanti altri indossiamo le nostre scarpette spaziali, e subito cominciamo ad avventurarci in questi luoghi a noi ormai estranei, abituati a case ponti  palazzi  auto e il tran tran della vita moderna,  più ti muovi  più scopri di essere in un posto stupendo e mi auguro che tutto ciò rimanga ancora cosi per anni e anni, e che non venga distrutto per  egoistiche speculazioni.
Ora parliamo del motivo che ci ha portato qui, la corsa TRAIL …
Questa gara è stata chiamata  Capraia Wild (selvaggio) Trail , e durante la corsa tutti hanno capito il perché di questo aggettivo; infatti  invece di correre tra boschi prati e normali sentieri  sterrati,  si correva su duri tratti sassosi,massi da scavalcare,ruscelli da attraversare, tra cespugli che coprivano gli stretti e a volte inesistenti sentieri,mentre quelli che potevano essere normali tratti in terra battuta tra le rocce erano ridotti a colate di fango ,si cercava di appoggiare le nostre scarpe dove potevi e a volte anche senza vedere dove le appoggiavi, e quest’anno per non farci mancare nulla, il maltempo dei giorni precedenti  il nostro arrivo ci ha regalato km e km di sentieri stretti trasformati in piccoli ruscelli dove i piedi continuavano a rinfrescarsi, cosi non sono mai andati in ebollizione per tutto il percorso, doppiamente WILD. Un percorso stupendo, mai noioso,nella macchia mediterranea,nella natura intatta che io adoro… oltre ai vari gabbiani che ti scrutavano dall’alto per essere sicuri che non andassi  vicino ai loro nidi, a vegliare su di te c’erano anche vari mufloni  incuriositi da questi strani esseri  bipedi che arrancavano dove loro saltellano tranquilli e agili. Il contorno del paesaggio era il mare, di cui ad ogni deviazione scoprivi un nuovo scorcio,in lontananza   intravedevi  la Corsica, per poi passare all’Elba, l’isola di Gorgona e la nostra penisola di cui si intravedevano le Alpi Apuane innevate … che bello correre cosi. Un’altra iniziativa bellissima, e con tanto spirito d’avventura e allegria, un mini trail per i bambini, che poi tanto mini non era: circa 1300 metri di cui una salita di 400 metri circa ripidissima (io l’ho camminata più di metà … i bimbi come avranno fatto ! ),   ad  accompagnarli e sostenerli, tanti campioni affermati, che non si sono tirati indietro, anzi, si sono messi subito a disposizione, e  si sono divertiti un sacco. C’ero anche io (anche se non sono sicuramente un campione)  il bimbo che ho accompagnato, alla fine si è anche lanciato in una volata sprint che mi ha messo in difficoltà, tutto tra sorrisi tifo e applausi, escluso un commento gridato (che se becco chi l’ha fatto lo strangolo) che al momento del mio arrivo con il bimbo risuonava cosi “ ma quale dei due è il bambino ?“    ho già chiamato la  CIA e lo trovero …. Al ritiro pettorali un'altra iniziativa che prende sempre più piede (ma solo nel trail) , la merenda party,nel punto dove si ritirava il proprio pettorale (e più tardi avrebbero fatto il briefing dando le ultime notizie sulla gara), molti avevano portato qualcosa da mangiare, tutti assieme dal loro paese, e cosi dalle ore 15 alle ore 19, ci siamo ritrovati una tavolata piena di : formaggi torte biscotti salami specialità fatte in casa, di tutto e di più, si ingrassava solo a guardare, e un buffet di vini liquori e bibite ( ma quanto bevono questi trailer) , noi naturalmente da buoni emiliani, abbiamo portato 5 kg di parmigiano reggiano biologico … di quello buono.
Non voglio dire di più, se non fate anche voi questo viaggio il prossimo anno, un tuffo nel passato a poche miglia marine da una vita sempre più stressante e deludente,  una boccata d’ossigeno  fresca  e piena di profumi, un vero e autentico salto nel passato … un vero peccato che il filtro magico del teletrasporto sia durato solo 3 giorni, un battito di ciglia ed eccoti purtroppo di nuovo nel 2013, per fortuna che a testimoniare questo nostro viaggio ci sono tantissime belle foto, sperando che passando dal 1800 al 2013, i suoi colori  non svaniscano e rimangano solo delle foto sbiadite in bianco e nero, cosa che non succederà mai dentro di me, li i colori rimarranno per sempre indelebili. 

CENCI  MAURIZIO