FANTASCIENZA O REALTA ?
CAPRAIA OGGI...
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Venerdì mattina 5
aprile 2013 partiamo per una corsa podistica d’altri tempi, da Livorno 14 podisti viaggiatori del tempo modenesi,
più tanti altri terrestri, prendiamo l’astronave Toremar e usando il
teletrasporto ci rechiamo nel lontano 1800; partiti con il maltempo, dopo
un viaggio burrascoso e traballante causato dalle onde spaziali, ( dove molti
sono diventati bianchicci riempiendo
strani sacchetti di buon vecchio cibo masticato ) atterriamo con il sole, in una isoletta in
mezzo al mare, subito si nota un piccolo porticciolo e una corta strada che ti
fa raggiungere le case del centro storico degli abitanti locali, e in
lontananza si intravedono alcune vecchie strutture dove in tempi lontani vi imprigionavano
coloro che non rispettavano le regole del vivere in civiltà ( riferimento
puramente casuale ai maleducati che non rispettano le regole nelle manifestazioni sportive) il resto dell’isola … tanta natura
selvaggia come piace a me.
Subito ci si capisce che l’atmosfera frenetica rumorosa asfissiante è stata lasciata nel lontano 2013,
e tutti si immergono in questo pezzo di terra generato da un vulcano che guarda
il mare dall’alto. io come tanti altri indossiamo le nostre scarpette spaziali,
e subito cominciamo ad avventurarci in questi luoghi a noi ormai estranei,
abituati a case ponti palazzi auto e il tran tran della vita moderna, più ti muovi
più scopri di essere in un posto stupendo e mi auguro che tutto ciò
rimanga ancora cosi per anni e anni, e che non venga distrutto per egoistiche speculazioni.
Ora parliamo del motivo che ci ha portato qui, la corsa
TRAIL …
Questa gara è stata chiamata
Capraia Wild (selvaggio) Trail , e durante la corsa tutti hanno capito
il perché di questo aggettivo; infatti
invece di correre tra boschi prati e normali sentieri sterrati,
si correva su duri tratti sassosi,massi da scavalcare,ruscelli da
attraversare, tra cespugli che coprivano gli stretti e a volte inesistenti
sentieri,mentre quelli che potevano essere normali tratti in terra battuta tra
le rocce erano ridotti a colate di fango ,si cercava di appoggiare le nostre
scarpe dove potevi e a volte anche senza vedere dove le appoggiavi, e
quest’anno per non farci mancare nulla, il maltempo dei giorni precedenti il nostro arrivo ci ha regalato km e km di
sentieri stretti trasformati in piccoli ruscelli dove i piedi continuavano a
rinfrescarsi, cosi non sono mai andati in ebollizione per tutto il percorso,
doppiamente WILD. Un percorso stupendo, mai noioso,nella macchia
mediterranea,nella natura intatta che io adoro… oltre ai vari gabbiani che ti
scrutavano dall’alto per essere sicuri che non andassi vicino ai loro nidi, a vegliare su di te
c’erano anche vari mufloni incuriositi da
questi strani esseri bipedi che arrancavano
dove loro saltellano tranquilli e agili. Il contorno del paesaggio era il mare,
di cui ad ogni deviazione scoprivi un nuovo scorcio,in lontananza intravedevi
la Corsica, per poi passare all’Elba, l’isola di Gorgona e la nostra
penisola di cui si intravedevano le Alpi Apuane innevate … che bello correre
cosi. Un’altra iniziativa bellissima, e con tanto spirito d’avventura e
allegria, un mini trail per i bambini, che poi tanto mini non era: circa 1300
metri di cui una salita di 400 metri circa ripidissima (io l’ho camminata più
di metà … i bimbi come avranno fatto ! ),
ad accompagnarli e sostenerli,
tanti campioni affermati, che non si sono tirati indietro, anzi, si sono messi
subito a disposizione, e si sono divertiti
un sacco. C’ero anche io (anche se non sono sicuramente un campione) il bimbo che ho accompagnato, alla fine si è
anche lanciato in una volata sprint che mi ha messo in difficoltà, tutto tra
sorrisi tifo e applausi, escluso un commento gridato (che se becco chi l’ha
fatto lo strangolo) che al momento del mio arrivo con il bimbo risuonava cosi “
ma quale dei due è il bambino ?“ ho
già chiamato la CIA e lo trovero …. Al
ritiro pettorali un'altra iniziativa che prende sempre più piede (ma solo nel
trail) , la merenda party,nel punto dove si ritirava il proprio pettorale (e
più tardi avrebbero fatto il briefing dando le ultime notizie sulla gara),
molti avevano portato qualcosa da mangiare, tutti assieme dal loro paese, e
cosi dalle ore 15 alle ore 19, ci siamo ritrovati una tavolata piena di :
formaggi torte biscotti salami specialità fatte in casa, di tutto e di più, si
ingrassava solo a guardare, e un buffet di vini liquori e bibite ( ma quanto
bevono questi trailer) , noi naturalmente da buoni emiliani, abbiamo portato 5
kg di parmigiano reggiano biologico … di quello buono.
Non voglio dire di più, se non fate anche voi questo viaggio
il prossimo anno, un tuffo nel passato a poche miglia marine da una vita sempre
più stressante e deludente, una boccata
d’ossigeno fresca e piena di profumi, un vero e autentico salto
nel passato … un vero peccato che il filtro magico del teletrasporto sia durato
solo 3 giorni, un battito di ciglia ed eccoti purtroppo di nuovo nel 2013, per
fortuna che a testimoniare questo nostro viaggio ci sono tantissime belle foto,
sperando che passando dal 1800 al 2013, i suoi colori non svaniscano e rimangano solo delle foto
sbiadite in bianco e nero, cosa che non succederà mai dentro di me, li i colori
rimarranno per sempre indelebili.
CENCI MAURIZIO
1 commento:
bel racconto.. graznde Micio :-)
alba
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