giovedì 11 aprile 2013

Capraia Wild Trail 2013



FANTASCIENZA O REALTA ?    
CAPRAIA OGGI...



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Venerdì  mattina 5 aprile 2013 partiamo per una corsa podistica d’altri tempi,  da Livorno 14 podisti viaggiatori del tempo modenesi, più tanti altri terrestri, prendiamo l’astronave Toremar e usando il teletrasporto ci  rechiamo  nel lontano 1800; partiti con il maltempo, dopo un viaggio burrascoso e traballante causato dalle onde spaziali, ( dove molti sono diventati  bianchicci riempiendo strani sacchetti di buon vecchio cibo masticato )  atterriamo con il sole, in una isoletta in mezzo al mare, subito si nota un piccolo porticciolo e una corta strada che ti fa raggiungere le case del centro storico degli abitanti locali, e in lontananza si intravedono alcune vecchie strutture dove in tempi lontani vi imprigionavano coloro che non rispettavano le regole del vivere in civiltà ( riferimento puramente casuale ai maleducati che non rispettano le regole  nelle manifestazioni  sportive) il resto dell’isola … tanta natura selvaggia come piace a me.
Subito ci si capisce che l’atmosfera  frenetica  rumorosa  asfissiante è stata lasciata nel lontano 2013, e tutti si immergono in questo pezzo di terra generato da un vulcano che guarda il mare dall’alto. io come tanti altri indossiamo le nostre scarpette spaziali, e subito cominciamo ad avventurarci in questi luoghi a noi ormai estranei, abituati a case ponti  palazzi  auto e il tran tran della vita moderna,  più ti muovi  più scopri di essere in un posto stupendo e mi auguro che tutto ciò rimanga ancora cosi per anni e anni, e che non venga distrutto per  egoistiche speculazioni.
Ora parliamo del motivo che ci ha portato qui, la corsa TRAIL …
Questa gara è stata chiamata  Capraia Wild (selvaggio) Trail , e durante la corsa tutti hanno capito il perché di questo aggettivo; infatti  invece di correre tra boschi prati e normali sentieri  sterrati,  si correva su duri tratti sassosi,massi da scavalcare,ruscelli da attraversare, tra cespugli che coprivano gli stretti e a volte inesistenti sentieri,mentre quelli che potevano essere normali tratti in terra battuta tra le rocce erano ridotti a colate di fango ,si cercava di appoggiare le nostre scarpe dove potevi e a volte anche senza vedere dove le appoggiavi, e quest’anno per non farci mancare nulla, il maltempo dei giorni precedenti  il nostro arrivo ci ha regalato km e km di sentieri stretti trasformati in piccoli ruscelli dove i piedi continuavano a rinfrescarsi, cosi non sono mai andati in ebollizione per tutto il percorso, doppiamente WILD. Un percorso stupendo, mai noioso,nella macchia mediterranea,nella natura intatta che io adoro… oltre ai vari gabbiani che ti scrutavano dall’alto per essere sicuri che non andassi  vicino ai loro nidi, a vegliare su di te c’erano anche vari mufloni  incuriositi da questi strani esseri  bipedi che arrancavano dove loro saltellano tranquilli e agili. Il contorno del paesaggio era il mare, di cui ad ogni deviazione scoprivi un nuovo scorcio,in lontananza   intravedevi  la Corsica, per poi passare all’Elba, l’isola di Gorgona e la nostra penisola di cui si intravedevano le Alpi Apuane innevate … che bello correre cosi. Un’altra iniziativa bellissima, e con tanto spirito d’avventura e allegria, un mini trail per i bambini, che poi tanto mini non era: circa 1300 metri di cui una salita di 400 metri circa ripidissima (io l’ho camminata più di metà … i bimbi come avranno fatto ! ),   ad  accompagnarli e sostenerli, tanti campioni affermati, che non si sono tirati indietro, anzi, si sono messi subito a disposizione, e  si sono divertiti un sacco. C’ero anche io (anche se non sono sicuramente un campione)  il bimbo che ho accompagnato, alla fine si è anche lanciato in una volata sprint che mi ha messo in difficoltà, tutto tra sorrisi tifo e applausi, escluso un commento gridato (che se becco chi l’ha fatto lo strangolo) che al momento del mio arrivo con il bimbo risuonava cosi “ ma quale dei due è il bambino ?“    ho già chiamato la  CIA e lo trovero …. Al ritiro pettorali un'altra iniziativa che prende sempre più piede (ma solo nel trail) , la merenda party,nel punto dove si ritirava il proprio pettorale (e più tardi avrebbero fatto il briefing dando le ultime notizie sulla gara), molti avevano portato qualcosa da mangiare, tutti assieme dal loro paese, e cosi dalle ore 15 alle ore 19, ci siamo ritrovati una tavolata piena di : formaggi torte biscotti salami specialità fatte in casa, di tutto e di più, si ingrassava solo a guardare, e un buffet di vini liquori e bibite ( ma quanto bevono questi trailer) , noi naturalmente da buoni emiliani, abbiamo portato 5 kg di parmigiano reggiano biologico … di quello buono.
Non voglio dire di più, se non fate anche voi questo viaggio il prossimo anno, un tuffo nel passato a poche miglia marine da una vita sempre più stressante e deludente,  una boccata d’ossigeno  fresca  e piena di profumi, un vero e autentico salto nel passato … un vero peccato che il filtro magico del teletrasporto sia durato solo 3 giorni, un battito di ciglia ed eccoti purtroppo di nuovo nel 2013, per fortuna che a testimoniare questo nostro viaggio ci sono tantissime belle foto, sperando che passando dal 1800 al 2013, i suoi colori  non svaniscano e rimangano solo delle foto sbiadite in bianco e nero, cosa che non succederà mai dentro di me, li i colori rimarranno per sempre indelebili. 

CENCI  MAURIZIO   

1 commento:

Anonimo ha detto...

bel racconto.. graznde Micio :-)
alba