mercoledì 23 gennaio 2008

La maratona che ti diverte..


DI MARATONE AL ESTERO NON NE AVEVO MAI FATTE... MA MI SA CHE HO COMINCIATO CON LA MIGLIORE.....


maratona di londra del 23/4/2006

invitato dall’ amico matteo a partecipare alla maratona di londra, accettai subito volentieri perche non avevo mai partecipato a una gara cosi importante . una cosa e' certa : non mi sarei mai aspettato una cosa del genere .
partenza aereoporto di bologna ,giunti all’aereoporto treno express per londra poi due metropolitane ,passeggiata brevissima ed ecco il nostro albergo.
devo dire che subito le cose si sono messe bene anche perche sia gli organizzatori del viaggio ,lolo e allessandro, che tutti i miei compagni di avventura erano risultati subito simpatici e disponibili nell aiutarmi quando occorreva sapere l’inglese ( a proposito :il mio inglese inizia e finisce nella frase io no speak english ) .
subito mi tuffo a visitare londra cominciando dai musei , giganteschi, non sono nemmeno riuscito a visitare meta del primo.
sabato mattina ci ritroviamo per andare all' expo,molto grande, per ritirare il pettorale .
ritirato pettorale, preso qualche ricordo, si ritorna in albergo,e via per un nuovo giro per la citta, visitando il punto d’arrivo davanti a buckingham palace, continuando verso il famoso big ben e le stupende chiese li vicino. ovunque mi giravo, taxi stranissimi, autobus rossi a due piani come nelle cartoline e pubs uno dietro l’altro di tutti i colori, inseriti in case affascinanti e caratteristiche.
arriva domenica, giorno della gara e, strano ma vero, non sento assolutamente nemmeno un pizzico della tensione che sentivo nelle altre maratone.
un pullman ci porta alla partenza, e li rimango a bocca aperta per il tipo di organizzazione che vedo: in un parco stupendo ,gigantesco di cui non si vedeva la fine, decine di camion pronti per il ritiro delle borse ,tutti numerati, e almeno 100 vagoni bagni da 10 bagni ciascuno, 200 bagni in tende:hanno fatto si che ,nonostante la folla, non ci fosse mai tanta fila e i bagni fossero sempre puliti :non so come abbiano fatto, complimenti.
la partenza e’disposta su tre strade ( la nostra era la strada rossa ) con nove gabbie ben distinte e devo dire che tutti sono andati ordinatamente nella propria senza creare disordini; vi erano tante tende per cambiarsi dove distribuivano te e caffe (se cosi si puo chiamare).
io sono nella prima gabbia, manca poco eppure non sono mai stato cosi calmo: meno 3 ,meno 2, meno 1 e via,partiti.
gia dall’inizio, a entrambi i lati della strada, folle di persone fanno un baccano assordante ,scorrono le miglia (non km.) e questo mi crea l’unica difficolta per calcolare il ritmo da tenere .
non hai pero’ il tempo di contare ,perche la folla ai lati fa un tifo tale con bande di majorettes, incitamenti, campane ,gente in costumi tipici del quartiere che stai attraversando: una folla immensa che occupa tutto lo spazio. a ogni km., su entrambi i lati, tanti ragazzi ti allungano da bere ,e ogni 5 km ti allungano delle bibite zuccherate. dal 25° km in poi trovi anche ,a ogni i km., chi ti allunga cestini pieni di zuccheri e caramelle gommose e a ogni km. diversi addetti ti porgono sulle dita delle mani della pomata anti arrossamenti ( ma quanti volontari…)
guardandomi a destra e a sinistra arrivo al passaggio della mezza maratona, subito dopo essere passato sul famoso ponte di londra, nel tempo di 1.27.59: ottimo passaggio, anche perche mai nelle maratone gia fatte a meta gara mi sentivo ancora cosi riposato e senza fiatone non avevonessun tipo di dolore alle gambe e tra me e me pensavo “questa volta faccio un tempone “
mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco, cosi’verso il 24° km un forte dolore alla schiena mi costringe a rallentare ,sperando si tratti di una cosa passeggera. col senno di poi,capisco che era meglio che non avessi rallentato ,perche da quel momento all’ improvviso i polpacci mi si sono induriti al tal punto che non sono piu’ riuscito a riprendere il ritmo.
dopo aver capito che non avrei piu fatto il tempo da me auspicato, ho rallentato e ho solo cercato di finirla nel migliore dei modi, ed e’ a questo punto che mi sono visto superare da uno vestito da panino con salciccia,cosi mi sono detto: ma sto andando cosi piano ? no, era lui che andava forte …
di simili travestimenti ve n’erano centinaia, per tutti i gusti, dai batman ai gorilla,dai robot alle machine da scrivere ,guerrieri spaziali ,draghi con dentro 6 persone, bruchi con dentro 10 ragazze e perfino un0 con spada e armatura e legato dietro un drago, e nonostante tutto cio’, tutti si sono corsi la maratona e se la sono finita tra gli applausi di tutti, proprio una gara divertente, simpatica e unica.
ecco il traguardo, tra una folla imponente giro vicino a buckingham palace e dietro di me sento ,in un inglese un po strano, forza italy forza
be ,devo dire che mi e’ venuto un nodo in gola e un tentativo di lacrime di gioia, e al traguardo un vero boato di tifo :finita in 3. 15 44 non era il tempo che avrei voluto fare ,ma non me ne importava niente: il tifo, la bellezza della corsa , tutto l’affetto che avevi intorno a te faceva si’ che il tempo passasse in secondo o anche in terzo piano.
tanto per farvi capire quanto eri guidato dall’ organizzazione, subito dopo l’arrivo, mentre andavo a ritirare il pacco gara, tutti gli addetti ti applaudivano ,anche quello che stava consegnandoti il pacco gara prima ti applaude poi di da il pacco, estraggo il telo da mettermi sulle spalle e visto che ero un po in difficolta ( si era un po appiccicato ) subito due addetti si sono precipitati ad aprirmelo per mettermelo addosso e mi hanno dato la mano, applaudito detto tutto ok e poi via ad aiutare altri concorrenti senza un attimo di pausa.
ho 42 anni ma posso dire che mi sono commosso e anche qualche lacrima e' scesa.
vado a rittirare la mia borsa tra altri applausi e quando arrivo al camion hanno gia la borsa in mano col mio numero perche mentre ti avvicini ai camion ci sono degli addetti al personale che avvisano quali “ numeri” stanno arrivando e niente coda .
arrivato in albergo in metropolitana ( bastava entrare con il pettorale e la metropolitana era gratis ), doccia e poi nel nostro albergo avevano organizzato sedute di massaggio per chi lo voleva, massaggio durato piu’ di mezz’ora e completamente gratuito.
il resto e’ solo ancora visita alla citta, un saluto e complimenti ai tuo compagni di avventura qualsiasi fosse stato il loro tempo . devo dire che una volta fatta questa maratona, le altre ( mi dispiace per loro ) mi sembreranno solo delle corse della domenica .
1 p.s
so che non lo sapranno mai ma voglio ugualmente ringraziare tutta l’organizzazione della maratona di londra, dal primo che premia sul palco a quelli che ti allungano il bicchiere di te’ a quello che ti da nobanche solo una pacca sulla spalla ti applaude anche se non ti ha mai visto e sa che sicuramente non ti rivedra mai piu’.
se percaso qualcuno che leggera' questa lettera conosce anche solo uno di questi volontari , ti prego, appena lo incontri, stringigli la mano e digli che un italiano lo ringrazia per tutto quello che hanno fatto e per come l’hanno fatto.
2 p.s
se ne avete la possibilita almeno una volta nella vita andate a farvi la maratona di londra ( parola mia ) e vedrete che rimarrete a bocca aperta perche anche in questo breve racconto non si puo raccontare tutto il fragore la bellezza l’organizzazione la gioa e anche il vedere che per l’emozione di una gara a qualsiasi eta si riesce anche a piangere dalla gioia: per l’affetto che persone che non conosci riescono a trasmetterti anche solo con un sorriso.
3 p.s
per tutti quelli che hanno sentito dire che gli inglesi sono freddi e snob : mi dispiace per loro ma io ho girato per londra senza sapere 1 sola parola d’inglese eppure tutti quelli a cui mi sono rivolto sono sempre stati gentilissimi e pazienti e cercavano sempre di capire quello che volevo dire senza mai un minimo accenno di impazienza anzi. provare per credere.

maurizio cenci

1 commento:

Anonimo ha detto...

complimenti per il racconto di Londra, è tanto che ci voglio andare e mi sa che il prossimo anno non me la lascero' scappare.